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sabato, 27 Luglio 2024

Soap-opera social per il dopo Appendino: gara a trovare candidati e alleanze per il centosinistra

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Come era prevedibile, l’annuncio di Chiara Appendino sulla sua non ricandidatura alla carica di sindaca, in vista delle elezioni amministrative del 2021, ha innescato una serie di ipotesi e dietrologie sia sui social network che sui media, scrivendo una nuova puntata della soap-opera relativa all’ipotesi di accordo locale tra PD e 5stelle.
Il passo di lato della Sindaca, che l’opposizione interpreta in realtà come passo indietro, è stato letto come la chiave per agevolare una candidatura civica comune fra le due forze politiche che, come è noto, governano insieme il Paese. A capo di questa formula, sempre secondo gli opinionisti social (e non), ci sarebbe il Rettore del Politecnico Guido Saracco.
Ora, pensare che per il Rettore questa sia una posizione comoda e che lo avvantaggerebbe, è onestamente un esercizio di fantasia. Davvero il candidato Saracco, come qualunque altro candidato “non ostile” all’establishment grillino, sarebbe felice di dover affrontare la campagna elettorale esponendo prima ancora che il suo programma, la giustificazione delle scelte sbagliate dell’amministrazione uscente poiché alleata? Davvero si crede che un qualsiasi candidato possa “portare la croce” del giudizio negativo che i torinesi esprimono nei confronti della Giunta uscente? Se così fosse, sarebbe in primis da premiare come novello kamikaze in salsa torinese.
Eppure se le chiacchiere da social vanno in una direzione il centrosinistra torinese da tempo sembra andare in un’altra. Come più volte ribadito dal segretario metropolitano Mimmo Carretta ”è stato avviato un percorso chiaro, limpido, che prevede il confronto con le Primarie all’interno di un perimetro di liste civiche e forze politiche ben definito e che già fanno parte della coalizione. Chiunque sarà il candidato o la candidata, dunque, uscirà da questo percorso in cui, piaccia o meno agli autori della soap-opera di cui sopra, dentro non c’è alcun esponente 5 Stelle. E se poi, per qualsiasi altro motivo la consultazione non dovesse tenersi, ipotesi che vedo lontana, questa decisione sarebbe frutto solo ed esclusivamente di una scelta politica della coalizione, non di altri e non certo legata a strane alchimie”.

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