Nell’ambito di un lungo progetto di cooperazione internazionale portato avanti insieme a Hydroaid, la Scuola Internazionale dell’Acqua per lo Sviluppo, undici tecnici proveniente dai paesi in via di sviluppo visitano gli impianti SMAT, come tappa del percorso formativo “Il trattamento delle acque reflue: soluzioni tecniche e gestione degli impianti in PVS ad elevata vulnerabilità ambientale”.
Il tutto è iniziato con 87 operatori di 24 diversi Paesi, tra i quali sono stati selezioni i migliori undici, provenienti da Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Sudan, Zambia, Uganda, Afghanistan, Pakistan e Nepal, per partecipare a un corso intensivo a Torino dal 10 al 28 ottobre, impostato su lezioni frontali e visite alle realtà cittadine di gestione di acqua e rifiuti.
«Obiettivo del progetto – dicono da SMAT- è la trasmissione delle competenze e strumenti utili per la progettazione, la gestione, il controllo e l’analisi delle acque trattate e conseguentemente una maggior efficienza nella gestione dei servizi pubblici legati alla depurazione delle acque nei paesi d’origine, come dettato caldi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo».