Non si ferma l’attività della Procura di Torino sui morti per amianto.
Il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha infatti aperto un nuovo fascicolo per lesioni e omicidio colposo in relazione a undici casi di decesso tra gli operai dell’azienda metalmeccanica Skf. In particolare, le indagini riguardano gli stabilimenti di Airasca e Villar Perosa, nel Pinerolese. Al momento non si ha notizia di indagati, mentre si sa che la Procura ha avviato gli accertamenti d’ufficio, cioè senza una denuncia formale.
La nuova inchiesta segue di poco il deposito delle motivazioni della sentenza con cui la Cassazione lo scorso 19 novembre ha assolto tutti gli imputati di un altro processo nato da un’indagine del pool coordinato da Guariniello, quello che vedeva alla sbarra l’amministratore delegato e i dirigenti dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato.
In quel caso l’accusa era di disastro ambientale, che la Suprema Corte ha considerato prescritto sin dal 2008. Nella fattispecie, la valutazione dei giudici, difforme da quella espressa nel processo d’Appello, ha riguardato la data in cui sarebbero cessati gli effetti del reato di disastro ambientale, a partire dalla quale sarebbe decorsa la prescrizione. Proprio oggi, dopo il sì da parte del Senato al disegno di legge sui reati ambientali che ora passa alla Camera, è stato il ministro della Giustizia Andrea Orlando a dirsi convinto che «il processo Eternit ora sarebbe diverso».
Fuori tempo massimo.