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sabato, 27 Luglio 2024

Rosatelli (Sinistra Ecologista): “Dialogo politico aperto con la sinistra di D’Orsi”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

“Registriamo con favore questa dichiarazione di Angelo D’Orsi e da parte nostra c’è la massima disponibilità al dialogo politico che per noi è un fatto fondamentale nella sinistra. Le nostre porte sono aperte a tutte le persone che si riconoscono nel nostro orizzonte di valori e nella nostra collocazione politica in questa fase. Questo non significa rimettere in discussione gli schieramenti. Il perimetro della maggioranza di Lo Russo è questo e non cambia.  Noi siamo nell’alleanza di centrosinistra con Lo Russo sindaco. E questo è un punto non negoziabile, anche se il lavoro politico va oltre equilibri e i perimetri”.

E’ il pensiero di Jacopo Rosatelli, portavoce di Sinistra Ecologista, in merito alle dichiarazioni di Angelo D’Orsi sul ballottaggio in favore di Stefano Lo Russo, con un esplicito riferimento al nuovo movimento rosso verde.

“Sono dichiarazioni estremamente importanti – aggiunge Rosatelli – dal nostro punto di vista riconosciamo il valore della sua esperienza politica e per noi il dialogo a sinistra è sempre aperto e chi si ritrova nella storia della sinistra italiana, del movimento operaio, delle lotte per l’emancipazione è un nostro compagno di strada comunque sia collocato”.

Rosatelli ricorda a questo proposito come il suo primo atto da consigliere comunale eletto sia stato quello di partecipare al presidio per Mimmo Lucano in piazza Castello, promosso dalla rete Torino per Moria coordinato da Daniela Alfonzi, capolista di Sinistra in Comune che sosteneva la candidatura di  Angelo D’Orsi.

“Questo per dire – precisa il portavoce di Sinistra ecologista – che nella mia pratica politica partecipo e condivido le stesse iniziative di Daniela Alfonzi e nella nostra militanza sociale intrecciamo continuamente compagni dell’area che ha votato Angelo D’Orsi e tanti che hanno votato il movimento Cinquestelle. Per noi il rapporto politico con queste aree è naturale. Leggiamo gli stessi libri, discutiamo e ci appassioniamo alle stesse tematiche e le stesse battaglie (acqua pubblica, job act, referendum costituzionale) e militiamo nelle stesse organizzazioni di massa come Cgil e Arci. Siamo collocati diversamente ma il rispetto reciproco c’è e c’è stato in campagna elettorale. Ovvio che nell’impegno antifascista noi e Angelo D’Orsi siamo fianco a fianco. E’ un intellettuale di valore con cui ci ritroviamo su battaglie sociali e valoriali.

In questa prima sfida elettorale, nel mare di liste presenti, Sinistra ecologista ha riscosso un ottimo risultato.

“Siamo molto soddisfatti. Aver eletto già al primo turno un nostro rappresentante, ed averne potenzialmente due in Consiglio comunale (se la sinistra si aggiudicherà il ballottaggio), è il massimo che ci eravamo proposti”.

Rosatelli, il candidato più votato di Sinistra Ecologista (1372 preferenze), non nasconde il suo entusiasmo per il brillante risultato raggiunto dalla nuova formazione politica rossoverde fortemente voluta dal consigliere regionale Marco Grimaldi: “un risultato importante visto le poche risorse e il poco tempo di cui disponevamo per una campagna elettorale che si è sviluppata in agosto con un nuovo simbolo e tante liste a sinistra”.

Sinistra Ecologista ha avviato un processo per consolidare la sua realtà politica diventando un partito.

“Siamo all’inizio di un percorso costituente – precisa Rosatelli – ed entro novembre vi sarà un’assemblea che ci trasformerà da semplice lista in un nuovo soggetto politico di ambito cittadino. Faranno parte di questo nuovo soggetto anche due partiti nazionali: Sinistra italiana (Fratoianni) e Possibile (Civati). Sarà Un assemblea costituente di più giorni aperta a tutti coloro che hanno condiviso la nostra iniziativa elettorale. 

L’iniziativa costituente non sarà un fatto solo formale in quanto, oltre a dare regole e nuovi rappresentanti al movimento politico, ha l’obiettivo di favorire il radicamento sociale del progetto e di combattere l’astensionismo e la sfiducia diffusa nell’elettorato anche di sinistra.

E’ evidente che da parte dei promotori l’obiettivo di costituire un progetto rosso-verde nazionale. Rosatelli delinea i primi passi di questo ambizioso percorso:

“La nostra area rossoverde esiste già in ogni città con un proprio nome e identità.  Il primo passo è il costituirsi come movimento politico in ambito cittadino sull’esempio di coalizione civica a Bologna (che ha ottenuto l’8% in queste amministrative). Una volta costituti come soggetto politico potremo organizzare delle iniziative insieme a tutte le espressioni presenti nel Paese e promuovere un incontro nazionale di questa area”.  Il consigliere rossoverde sottolinea come il processo in corso non sia assolutamente  incompatibile con l’adesione di  Possibile o Sinistra Italiana “due realtà  che hanno dato un contributo al nostro risultato sulla base della loro intelligenza politica”.

Ribadisco che il successo del nostro progetto è legato all’impegno di tante persone (specie giovani che in gran parte non hanno votato alle passate amministrative) mai iscritti a un partito e di altri con importanti esperienze alle spalle”.

Poi Rosatelli riferisce una sorta di decalogo del nuovo partito:

“Pur essendo aperti al dialogo con tutti (con la ovvia discriminante antifascista) ricordo che siamo ecosociaolisti rossoverdi , non crediamo alla sinistra del XVIII secolo ma in quelladel XXI secolo che deve essere ambientalista o non esiste.  Crediamo ai diritti civili insieme ai diritti sociali. Crediamo a una politica fresca non ideologica che guarda al futuro”. E aggiunge: “se mi parli del partico comunista di Marco Rizzo o del Partito comunista dei lavoratori o del Pci erede del PDCI  escludo che con questi soggetti vi possa essere un terreno comune. Porte invece aperte verso le persone  sensibili al cambiamento climatico, alle lotte per i diritti civili  alle iniziative LGBT che accettano una collocazione nel centrosinistra”.

 

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