Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato, con 23 voti favorevoli, 8 contrari, la deliberazione proposta dall’assessore al Bilancio Sergio Rolando per la rinegoziazione di mutui contratti dal Comune di Torino con la Cassa Depositi e Prestiti, che al 1° gennaio 2020 presentavano un debito residuo di circa 114 milioni di euro, e la sospensione della quota capitale di mutui con il Mef per circa 7 milioni di euro.
Secondo l’assessore Rolando, per la rinegoziazione si applica un meccanismo automatico, non discrezionale, analogo a quello utilizzato dall’Amministrazione lo scorso anno.
Per la Città di Torino ci saranno minori oneri fino al 2034 per un totale di 35 milioni di euro e maggiori oneri dal 2035 al 2044 per 52 milioni e 300mila euro. L’operazione costerà quindi 17 milioni e 300mila euro.
Insieme alla deliberazione sono state approvate due mozioni di accompagnamento.
La prima mozione di accompagnamento, che aveva come prima firmataria Eleonora Artesio – Torino in Comune, approvata con 26 voti favorevoli e 1 astenuto, impegna sindaca e giunta a coinvolgere la cittadinanza sulle questioni del debito pubblico, sostenendo gli argomenti e le proposte introdotte dalla deliberazione del Comune di Napoli e dalla Consulta pubblica per l’audit, anche attraverso scambio di pratiche e iniziative pubbliche con gli enti locali, in un’ottica di democrazia partecipativa.
La seconda mozione di accompagnamento, primo firmatario: Enzo Lavolta del Pd, è stata approvata con 34 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto, impegna la sindaca e l’assessore al Bilancio a richiedere al Governo la copertura del disavanzo della Città di Torino derivante dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente crisi finanziaria in cui versa l’ente.