di Moreno D’Angelo
La vita è sempre rivoluzione. Con questo slogan gramsciano Rifondazione Comunista si presenta al suo Congresso provinciale, in programma il 24 e 25 marzo, che sarà introdotto dalla relazione del segretario Ezio Locatelli.
Vi parteciperanno 70 delegati per un partito che, dopo i lustri del passato, ha mantenuto oltre 600 iscritti nella provincia torinese. Il dibattito precongressuale ha visto prevalere con il 74,45% il documento “Socialismo XXI per un nuovo umanesimo” mentre il 25,55% ha votato il documento “Rivoluzione e Rifondazione. Il partito che vogliamo: comunista, femminista, libertario”.
Con una ventata di orgoglio i promotori si definiscono, nonostante l’oscuramento mediatico, come la maggiore forza organizzata presente a Torino. «Vogliamo fare un Congresso aperto, che parli alla città» è il proposito del segretario Ezio Locatelli, che precisa come il partito – «non si accontenta di rivendicare il diritto alla propria esistenza. Oltre che stare su tutti i terreni di lotta, contro gli scempi e le ingiustizie delle politiche neoliberiste, vuole essere parte di un processo di ricomposizione sociale e politica in modo da ridare forza alle istanze di cambiamento e della sinistra in Italia».
Locatelli ricorda come il contributo dato, come parte attiva di “Torino in Comune”, «ad eleggere un Consigliere Comunale e otto Consiglieri Circoscrizionali all’opposizione del Pd e del M5S, e nell’importante battaglia per la difesa della Costituzione nel referendum del 4 dicembre». Locatelli ha infine ribadito l’impegno nella campagna per i diritti del lavoro a supporto dei referendum su voucher e appalti del 28 maggio.
Il Congresso nazionale si terrà a Spoleto dal 31 marzo al 2 aprile.