20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Renzi contro Ue sul patto di stabilità

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Alessandra Del Zotto
Matteo Renzi chiederà all’Europa che i fondi strutturali vengano esclusi dal patto di stabilità. Ad annunciarlo è Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il presidente del consiglio. Presenti, oltre al premier, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro per gli Affari Regionali Carmela Lanzetta e il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
«Il Governo – ha poi aggiunto Errani – porrà la questione a Bruxelles, come già fatto dal precedente Esecutivo, poi vedremo quale sarà l’esito».
Immediata la reazione dell’Ue, dove il presidente della commissione José Manuel Barroso ha detto di attendere il faccia a faccia con Renzi prima di esprimersi in merito, salvo però augurarsi il rispetto degli impegni presi in sede europea.
«Ho comunque preso atto delle dichiarazioni fatte a Berlino – ha precisato Barroso – Renzi si è impegnato in un programma molto ambizioso di riforme e allo stesso tempo ha anche detto che avrebbe rispettato tutti gli impegni a livello europeo. Credo che questo sia fondamentale per la fiducia nell’Italia e per tutta l’Ue».
Nel corso dell’incontro con Errani, inoltre, il premier ha chiesto alle Regioni un contributo sostanziale e rapido al processo di trasformazione del Senato e sulla riforma del titolo V, che si occupa appunto di definire costituzionalmente Regioni, Provincie e comuni. Argomento toccato anche nel successivo colloquio di questa mattina con Piero Fassino, presidente dell’Anci, cui è stato chiesto un coinvolgimento in prima persona nel processo di trasformazione delle istituzioni.
L’obbiettivo, secondo quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi nel primo pomeriggio, è quello di arrivare a chiudere il testo della riforma entro la prossima settimana.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano