20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Ragusa, la mamma di Loris ha mentito: lei non lo ha accompagnato a scuola

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Forse una piccola menzogna di quelle che si dicono per nascondere una normale litigata che può capitare tra madre e figlio. Forse una bugia per non dire agli inquirenti che quel giorno, l’ultimo in vita di Loris, non lo ha seguito con lo sguardo mentre entrava a scuola, come ha raccontato la mamma. Veronica Panarello, 25 anni, è stata ascoltata ieri sera come persona informata dei fatti, ma il suo racconto non convince, le sue parole non vengono confermate dalle immagini delle telecamere. Quella trentina di occhi elettronici che seguono i movimenti degli abitanti di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, non riescono a catturare l’immagine del piccolo Loris mentre è in macchina con la mamma e il fratellino e tanto meno quando scende per entrare a scuola.
Oggi però ci sarebbe il colpo di scena. La Stampa parla di un video in cui la mamma Veronica tiene per mano i suoi due figli, ma le immagini raccontano una storia diversa da quella che tutti conosciamo: lei lo tiene fermo per mano mentre lui cerca di liberarsi, forse stanno litigando, forse lo ha appena sgridato per qualcosa, un attimo dopo lei sale in macchina con il più piccolo lasciando Loris da solo sul marciapiede.
Se così fosse, Veronica Panarello avrebbe mentito agli inquirenti, forse, per paura di essere considerata una cattiva mamma e il piccolo quindi, non sarebbe risalito nell’auto della madre, o per lo meno non nel punto in cui è stato ripreso per l’ultima volta dalle telecamere e molto probabilmente ha incontrato il suo assassino per strada.
Se la verità fosse quella registrata da quest’ultimo video, gli inquirenti avrebbero perso tempo prezioso per le ricerche partite da un luogo errato, la scuola “Falcone Borsellino” da dove si pensava si fosse allontanato Loris.
A meno che non esista un’altra verità, la prima ad essere scartata, quella più terribile: che l’omicidio sia avvenuto tra le mura domestiche. Ma come abbiamo detto per il momento siamo solo davanti ad una bugia, se sia ingenua lo potranno stabilire solo gli inquirenti.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano