Un corteo di alcune centinaia di persone ha percorso questo pomeriggio le vie del quartiere San Paolo, dove recentemente si è verificato un episodio di stupro a danno di una donna che aveva trascorso la serata con un “frequentatore di bar”.
La mobilitazione era stata chiamata nelle scorse settimane dall’Assemblea Antisessista, che aveva diffuso l’appello a manifestare contro la violenza maschile sulle donne, anticipando di un giorno la tradizionale data dell’8 marzo.
Il corteo è partito dal mercato di piazza Sabotino e si è snodato per il quartiere dietro uno striscione che riportava a chiare lettere: «Senza consenso è stupro. No alla violenza maschile sulle donne». Lungo il percorso le donne che aprivano la manifestazione hanno lasciato su strade e marciapiedi alcuni slogan contro gli stupri fatti con degli stencil, distribuendo volantini che spiegavano le ragioni della mobilitazione e invitando i residenti della zona ad unirsi.
Presenti anche attivisti della lotta per la casa e le famiglie di alcune palazzine occupate del quartiere: da una di queste, in via Monginevro, le occupanti hanno calato dalle finestre un lungo striscione con scritto «Padrone di noi stesse: né violate, né sottomesse».
Lungo il corteo spiccavano inoltre alcuni cartelli che rimandavano all’esperienza delle combattenti kurde dello YPJ, le unità di difesa popolare femminili che da mesi stanno resistendo all’offensiva dell’Isis al confine turco-siriano e che nelle comunità della zona del Rojava stanno attuando anche importanti forme di opposizione al patriarcato e alla violenza maschile sulle donne.
Il corteo, dopo un percorso “a tappe”, è infine ritornato al punto di partenza, dove si è concluso invitando alla partecipazione alle prossime iniziative dell’Assemblea Antisessista che ha coordinato la mobilitazione di questo pomeriggio.