11.3 C
Torino
giovedì, 24 Ottobre 2024

Quando Grillo chiedeva all’esercito e alla polizia di unirsi ai Forconi

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di A.D.

«Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare».

Ve le ricordate queste parole? Qualcuno probabilmente si. Ma facciamo un ripasso. Sono parole di Beppe Grillo, il comico e fondatore del Movimento Cinque Stelle. Scritte di suo pugno, come riportavano i quotidiani, in una lettera inviata nel dicembre 2013 al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, al capo della Polizia Alessandro Pansa e al capo di Stato maggiore dell’Esercito italiano Carlo Graziano. È il 10 dicembre di tre anni fa. I giorni della rivolta del Movimento dei Forconi: blocchi e scontri nelle città. E Grillo chiedeva alle forze dell’ordine e all’esercito di schierarsi con i “ribelli”.

«Le forze dell’ordine – scrive ancora Grillo – non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l’Italia cambierà. In alto i cuori».

«Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino – ricorda Grillo – si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E’ stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari. I disordini di ieri in tutta Italia sono per la maggior parte dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l’arroganza, la sordità, il menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ad alcun privilegio, tesa soltanto a perpetuare se stessa».

Oltre a Grillo in quei giorni anche l’estrema destra, da Forza Nuova a Casapound, scelsero di stare con i Forconi.

Giusto per ricordare, dopo l’aggressione di oggi di Osvaldo Napoli da parte dei Forconi

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano