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sabato, 27 Luglio 2024

Processo Murazzi. Chiamparino: “Negoziammo perché l’area doveva restare viva”

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di Moreno D’Angelo

«Noi abbiamo sempre pensato che l’area dei Murazzi dovesse restare viva, e nel corso degli anni ci siamo adoperati per razionalizzare la situazione in modo crescente. E’ per questo che negoziammo». Sono le parole del  presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, ascoltato oggi in Tribunale, su richiesta delle. difese nel processo sui presunti favori ai gestori Murazzi. Era lui sindaco quando nel 2009 si aprì  il caso sulla base di  una delibera del 25 agosto che concedeva agevolazioni ai gestori, questo nonostante un contenzioso  di canoni arretrati. I gestori si giustificarono con i danni provocati nel 2008 da due piene del Po che inondarono i loro locali e da altri fattori.
Nel mirino degli inquirenti finirono ben quattordici imputati per abusi in atti di ufficio: tra questi Alessandro Altamura (dal 28/05/2006 al 15/05/2011 fu assessore commercio, turismo a Torino), ora consigliere comunale  in forza al Pd,  e il direttore generale, l’economista Cesare Vaciago.
«Negoziare con i concessionari dei locali dei Murazzi, – ha aggiunto  l’ex sindaco delle Olimpiadi -,   evitando controversie giudiziarie, ci sembrò la soluzione più ragionevole. Una scelta da buon padre di famiglia. Volevamo evitare che quell’area restasse bloccata per anni».   Chiamparino, sollecitato dalla domanda di un legale, ha precisato  di non aver mai avuto notizie su presunte pressioni di dirigenti comunali in favore dei gestori.

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