Al processo Finpiemonte, che si svolge al Palazzo di Giustizia di Torino, scoppia il giallo delle firme. Infatti durante la sua testimonianza l’avvocato Giuseppa Ponziano, dello staff legale della società, ha detto di non riconoscere la firma apposta a suo nome su una dozzina di documenti, che le sono stati mostrate durante l’udienza, relative ai rapporti tra la finanziaria regionale e l’istituto di credito svizzero Vontobel.
Anche Fabrizio Gatti, l’ex presidente, considerato l’imputato principale, ha sempre negato di aver firmato una serie di carte presenti oggi negli atti del procedimento. Un vero e proprio giallo la cui soluzione può diventare importatissima per l’intero processo.
E’ tesi dell’accusa che da Finpiemonte siano stati dirottati sei milioni di euro in favore di una società di Gatti che versava in difficoltà economiche.