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sabato, 27 Luglio 2024

Prezzi delle case: che differenza c’è tra Milano e Torino

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Il mercato immobiliare italiano presenta delle dinamiche interessanti, soprattutto quando si confrontano due città importanti come Milano e Torino. 

L’acquisto di una casa è un investimento significativo e capire quante annualità di stipendio sono necessarie per acquistarlo, oltre ai potenziali rendimenti e alla rivalutazione del capitale, può aiutare gli acquirenti a fare scelte informate.

A Milano come a Torino le case hanno un costo variabile in base a svariati fattori, inclusa l’ubicazione; è ovvio infatti che nelle aree periferiche – e al riguardo suggeriamo di leggere l’articolo di gromia.com per ottenere informazioni su dove vivere in periferia di Milano – i prezzi siano tendenzialmente più bassi rispetto alle zone centrali e ai quartieri residenziali.

Vediamo in quest’articolo una panoramica di confronto tra queste due città del Nord Italia, secondo anche gli studi effettuati dai centri di studio sull’andamento immobiliare. 

Il Fattore Costo: Milano vs Torino

Un dato sorprendente emerge dallo studio dell’ufficio studi del gruppo Tecnocasa: a Milano, per acquistare un appartamento, occorrono ben 12,3 annualità di stipendio, quasi il triplo rispetto a Torino, dove ne bastano solo 4,8. Questa notevole differenza pone Milano come la città più costosa in Italia per l’acquisto di un immobile, mentre Torino si presenta come un’opzione più accessibile.

Rendimenti Immobiliari

Parlando di rendimenti immobiliari, Torino offre un tasso di rendimento lordo medio del 4,8% per un appartamento di 65m2, superiore al 4,1% di Milano. Questo dato è particolarmente rilevante per gli investitori immobiliari che cercano un buon ritorno sul loro investimento.

Rivalutazione del Capitale

Dal 1998 al primo semestre del 2021, la rivalutazione media delle grandi città italiane è stata del 38,2%. In questo contesto, Milano si distingue con un’impressionante rivalutazione del 107,7%, mentre Torino ha avuto un incremento molto più modesto, del 12,2%. Questa differenza sottolinea il dinamismo del mercato immobiliare milanese, che si è dimostrato particolarmente resiliente e in crescita anche in periodi economicamente turbolenti.

Analisi temporale e variazioni

Negli ultimi dieci anni, a livello nazionale, si è registrata una variazione significativa nel numero di annualità di stipendio necessarie per acquistare un immobile. Si è passati dalle 8,4 annualità del 2011 alle 6,7 del 2021, segno di un mercato che si sta stabilizzando. Tuttavia, a Milano, il numero di annualità necessarie per l’acquisto è rimasto invariato, evidenziando la forza e l’attrattiva costante del mercato immobiliare della città.

Il Contesto di Torino

Nonostante la vicinanza geografica a Milano, Torino presenta un quadro molto diverso. I prezzi più bassi e i rendimenti immobiliari leggermente più alti rendono la città piemontese un’opzione interessante per gli acquirenti e gli investitori. 

Tuttavia, il mercato immobiliare di Torino ha subito un calo maggiore rispetto alla media delle grandi città dal 2013, indicando potenziali opportunità per chi cerca prezzi più convenienti.

I rendimenti variano significativamente in base alla zona. A Torino, le aree periferiche come Sassi-Superga, Borgo Vittoria e Barriera di Milano offrono i rendimenti annuali lordi più elevati. Al contrario, le zone più signorili come via Roma-piazza San Carlo e Gran Madre presentano i rendimenti più bassi. Le zone universitarie, come San Salvario e Cenisia, sono particolarmente attraenti per gli investimenti in immobili da affittare.

Torino e Milano: due realtà molto diverse tra loro

Il confronto tra Milano e Torino nel mercato immobiliare rivela due realtà molto diverse. Milano, con i suoi prezzi elevati, alti rendimenti e una forte rivalutazione del capitale, continua a essere un polo attrattivo per investitori e acquirenti che cercano un mercato dinamico e in crescita. 

D’altra parte, Torino offre opportunità più accessibili e rendimenti interessanti, specialmente nelle zone periferiche e universitarie. Queste differenze enfatizzano l’importanza di considerare attentamente la posizione geografica e le dinamiche locali quando si investe nel mercato immobiliare italiano.

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