di Bernardo Basilici Menini
Nell’ambito del processo Fonsai a Torino, la pubblica accusa ha chiesto di condannare Salvatore e Jonella Ligresti a sette anni e tre mesi di carcere, oltre a una multa pecuniaria di due milioni di euro.
Richieste pesanti anche per Fausto Marchionni, ex amministratore delegato della compagnia, e Antonio Talarico, vicepresidente, per i quali il Pubblico Ministero Marco Gianoglio ha chiesto pene di sei e otto mesi, per il primo, e sei anni e due mesi, per il secondo.
Le alte pene richieste, secondo il Pm, sarebbero motivate dalla «gravità eccezionale» del fatto: nel bilancio Fonsai la “riserva sinistri” era stata sottovalutata per un ammontare compreso tra i 400 e i 600 milioni di euro. «Delitti come questo – ha detto Gianoglio– sono a pericolosità diffusa. E’ facile che la loro portata sfugga. Ma basta pensare alle persone offese, ai risparmi andati in fumo, agli investimenti perduti: sono fatti che tolgono risorse, che impoveriscono il Paese». Il magistrato, in conculsione, ha chiesto la confisca di dieci milioni sequestrati nel corso del procedimento.