Non ci sono ancora riscontri della possibilità di sottoporsi al tampone per i poliziotti del Piemonte. Fino ad oggi abbiamo tollerato con pazienza e con senso di responsabilità. Al test dovrebbe avere accesso chiunque, primi fra tutti i sanitari. Ora, però, accade che in regioni extra Piemonte si sono avviati gli screening anche per i nostri colleghi, e ne siamo compiaciuti, ma registriamo, con sconforto, che i vertici regionali mantengono una condotta che disapproviamo e che non garantisce e tutela i cittadini del Piemonte. Dobbiamo trarre conclusioni negative ed estremamente critiche. I dati numerici hanno già dimostrato quanto le poche iniziative e l’inerzia generalizzata del governo regionale stiano penalizzando e deprimendo il territorio e i suoi abitanti. Non abbiamo accampato privilegi, ma adesso pretendiamo il rispetto dei diritti di cittadini in una emergenza sanitaria globale ed estremamente pericolosa.
Nicola Rossiello
Silp Cgil Piemonte