Era una delle azioni più discusse del bilancio 2017 quella dell’aumento del costo dei parcheggi per residenti nelle zone a strisce blu.
Già, perché se prima tutti pagavano 45 euro per il pass valido un anno ora gli scaglioni, stabiliti in base all’Isee, vanno da 10 euro per redditi inferiori ai 12 mila fino a 180 euro, con in mezzo due fasce da 45 e 90.
E così a pochi mesi dall’applicazione del nuovo sistema ecco i primi dati diffusi dall’assessorato ai Trasporti. Se confrontati con l’anno scorso sono scesi da 20mila 500 a 13mila 200 le richieste del pass. Ovvero sono diminuite del 36 per cento mentre sono aumentati del 114 per cento i permessi con la tariffa agevolata.
Un “successone” secondo l’assessora Maria La Pietra perché le nuove tariffe avrebbero incentivato l’uso dei garage che evidentemente 7000 torinesi avevano ma non usavano, preferendo comunque pagare un pass. «Le nuove tariffe – ha dichiarato La Pietra – hanno convinto chi era proprietario di un garage a utilizzarlo senza lasciare la propria auto in strada, mentre chi dispone di un reddito basso, debitamente informato, addirittura ha potuto pagare meno degli anni passati».
L’assessora ha poi precisato che dietro le nuove tariffe non c’è «un’operazione esclusivamente di carattere finanziario, ma anche una scelta dettata da una diversa visione della città che punta a ridurre le auto in strada per lasciare più spazio ai cittadini e a fornire una tariffa più equa e commisurata alle possibilità dei cittadini».
Insomma, i torinesi dovrebbero ringraziare la giunta perchè senza le nuove tariffe non si sarebbero ricordate di avere un garage.