Da qualche giorno c’è un’altra buona scusa per un peccato di gola, specialmente quelli commessi addentando un Pinguino, il gelato nato nel cuore di Torino è che è il “papà” di tutti i ricoperti al cioccolato venuti dopo. Infatti la Pepino, storica casa fondata nel 1884 da Domenico Pepino, ha deciso di aiutare la ricerca sul cancro con una confezione speciale di tre gelati, quello alla nocciola, quello alla crema Pepino e quello al Gianduja: dalla vendita di ogni confezione nei punti vendita di Piemonte e di Milano e provincia, 50 centesimi saranno devoluti alla ricerca, in particolare alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro. Ed ecco perché, spiega l’attuale titolare dell’azienda, Edoardo Cavagnino, il pinguino è «sempre più buono».
E quanto sia importante questa operazione lo spiega anche Giampiero Gabotto, consigliere delegato della Fondazione: «Ci fa particolarmente piacere questa collaborazione con Pepino, un marchio storico piemontese che sceglie di aiutare la Fondazione in un importante progetto di sviluppo dell’Istituto di Candiolo. Il sostegno di Pepino, insieme a quello di migliaia di persone, aziende ed istituzioni private del Piemonte, consentirà di mettere presto a disposizione dei pazienti nuovi spazi destinati alla ricerca e alla cura d’avanguardia».
Un’altra iniziativa che mette insieme la buona tavola e la solidarietà, andrà in scena questa sera, quando il ristorante il Birichin e lo chef Nicola Batavia ospiteranno una cena benefica per l’attività dell’organizzazione no profit di volontariato “The cute project” che si occupa di chirurgia pratica ricostruttiva. Sarà possibile contribuire con la cena di questa sera a offerta libera a partire da 20 euro che si terrà in via Monti 16/a.
Anche il questo caso la causa dell’iniziativa è la solidarietà. Spiegano gli organizzatori che si tratta di una raccolta di fondi alla Missione in Congo che nel mese di dicembre coinvolgerà una equipe di medici e infermieri dell’ospedale Cto di Torino. Ad andare in Congo dal 29 novembre al 14 dicembre saranno due chirurghi plastici, Daniele Bollero ed Ezio Gangemi, l’anestesista Bartolomeo Operti, due infermiere di sala operatoria, Loredana Silivestro e Samanta Marocco, un coordinatore logistico, Gilberto Magliacani. Con loro ci saranno anche due giornalisti, Sarah Scaparone e Thorsten Stobbe.
“L’intento della Missione – spiegano dall’organizzazione – sarà duplice: eseguire interventi di chirurgia plastica ricostruttiva sui bambini affetti da ustioni gravi e invalidanti e formare i medici locali, chirurghi e infermieri, perché possano eseguire altri interventi in completa autonomia”. Tutto sarà raccontato anche sui social network. L’hashtag della serata e della missione è #cute4congo.
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