Cina, America Latina e Africa. Sono questi gli obbiettivi di mercato di Iveco che, al Museo Nazionale del Cinema ha presentato l’ultimo modello: l’Eurocargo Euro VI. Si tratta di un veicolo di classe media che sarà prodotto nello stabilimento di Brescia. L’investimento complessivo è stato di 80 milioni di Euro. Fra le caratteristiche dell’Eurocargo, con le quali Iveco punta ad aggredire i mercati delle economie emergenti, il dispositivo per l’abbattimento delle emissioni di ossidi di azoto, il cambio a 12 marce e il sistema che permette di migliorare il rel rendimento del mezzo in condizione di carico pesante riuscendo a ridurre l’usura della frizione.
In Europa, spiega Lorenzo Sistino, presidente del marchio di Iveco, i numeri dicono che il marchio Iveco è primo in Italia e in Spagna, secondo in Francia e in Gran Bretagna. Che su quattro mezzi che circolano, in Italia, sono tre quelli prodotti dal gruppo, mentre la proporzione è uno su quattro in tutta Europa. Sempre i dati, prosegue Sistino, testimoniano come, ad oltre 22 anni dal lancio del modello, Eurocargo sia ancora molto forte come prodotto, con una grande capacità di mantenere il suo valore nel tempo e anche questo ha convinto i vertici del gruppo ad investire 20 milioni di Euro sullo stabilimento bresciano.
Dai vertici Iveco spiegano anche la decisione, nonostante il periodo sia tutt’altro che semplice, di riposizionarsi sul mercato e di come questo Eurocargo faccia parte della strategia del Lingotto per rafforzarsi su mercati che già adesso sono favorevoli e soprattutto essere in grado di proporsi in maniera forte su quelli in espansione. In America Latina, spiega Sistino, le iummatricolazioni di Iveco sono aumentate del 3%, in Asia grazie anche alla Cina, l’aumento è stato del 15%. In Europa, invece, la crisi ha pesato non poco, anche se i numeri di Iveco sono rimasti di tutto rispetto, spiega ancora Sistino, crescendo su tutti i mercati principali, compreso quello italiano con un più 1,3%.
Iveco, fra l’altro è impegnata anche in un’altra operazione, quella sul nuovo stabilimento sudafricano di Rosslyn dove si svolgeranno operazioni assemblaggio di bus e mezzi pesanti. Un sistema anticiclico – spiegano da Iveco – che permette di affrontare coingiunture negative come quelle che sta vivendo l’Europa.
A seconda delle motorizzazioni e dei modelli (sono 14 le configurazioni possibili), i nuovi Eurocargo costeranno da un minimo di 59 mila ad un massimo di 100 mila euro.
Ludovico Miglio
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