di Antonino Iaria
Da giorni sento da ogni dove, che scompariremo, e non per i cambiamenti climatici o sciolti dal caldo di Torino, ma per aver deciso che non sostenere un governo che non portava avanti nessuna nostra proposta, è stato un errore fatale.
Il nostro necrologio, lo stanno scrivendo “insieme per il fouton”(featuring Alberto Unia), i vecchi partiti che finalmente possono tornare a fare una politica di restaurazione, parte dei media che con il loro costante e imperterrito lavoro hanno sminuito tutte le proposte grilline, i “vi ho votato ma mi sono pentito”, i duri e puri del “il movimento è cambiato” ma forse a cambiare è stato il mondo.
Ma è proprio cosi? Non credo proprio, sento in giro una nuova aria, cittadini che ricominciano a seguirci perché siamo tornati ad avere un’identità precisa, la nostra identità, non il “campo largo” non il “draghismo”.
Noi nasciamo come forza innovatrice, e abbiamo innovato, e possiamo farlo ancora, migliorando dei provvedimenti che hanno cambiato l’Italia, reddito e superbonus per esempio, ma siamo anche l’unica forza che non avendo pressioni esterne può fare una vera “transizione ecologica”.
Se la politica sono le idee e non i sondaggi o i leader, noi ci siamo, se la politica è partecipazione e onestà, noi ci siamo.
Se la politica sono i progetti realizzati, a Torino abbiamo dimostrato che si può fare, e anche adesso che la nuova giunta vive di rendita sui nostri progetti, resto orgoglioso della nostra amministrazione.
Se siamo morti resusciteremo, potete crederci, e ci sono milioni di persone che credono che dopo 3 giorni si possa resuscitare.