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sabato, 27 Luglio 2024

Parco Ruffini, area cani ancora fuori uso

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Ancora chiusa la nuova area cani nata nel cuore di parco Ruffini, quartiere San Paolo, alla fine del 2013.
La nuova area verde, frequentatissima prima ancora dell’apertura ufficiale al pubblico, è stata accolta inizialmente con grande entusiasmo da parte di tutti. Da tempo infatti, i residenti chiedevano una zona sicura dove lasciar correre liberi i propri amici a quattro zampe e, alla fine della scorsa estate sembravo finalmente essere stati accontentati. Il nuovo parco per cani, sembrava mettere d’accordo tutti, sia per la divisione in due parti, una per cani taglia grande e un’altra per quelli taglia piccola, sia per la grandezza dello spazio, ma quella che inizialmente sembrava una piccola oasi felice, si è trasformata in poco tempo in un luogo di risse e litigi.
Come spesso normalmente accade infatti, alcuni cani dopo essersi azzuffati, pare abbiano scatenato litigi e discussioni più che animate anche tra i padroni.
All’origine delle risse, l’assenza di cartellonistica al di fuori delle recinsioni, poiché nonostante la divisione in due aree, alcuni cuccioli e alcuni cani taglia piccola, a detta dei padroni, pare siano stati attaccati da altri nell’area sbagliata.
Infuriati, alcuni assidui frequentatori del parco iniziano così la raccolta di 300 firme per chiedere l’ulteriore divisione dell’area in quattro parti, aggiungendone una per i cuccioli e una per i cani taglia media, un’illuminazione migliore, più cestini per l’immondizia e un maggior controllo per combattere chi lascia i bocconi avvelenati nella zona.
A distanza di due mesi però, il parchetto, forse per evitare ulteriori problemi, resta chiuso. Dopo aver chiesto notizie, dalla Ciroscrizione 3 fanno sapere che «in effetti l’area è stata aperta al pubblico avventatamente prima ancora dell’ultimazione dei lavori, quando mancavano panchine e fontanelle e questo ovviamente ha creato dei disagi». Inoltre, non c’è ancora una data per la riapertura del parco e per quanto riguarda la raccolta firme per l’ulteriore divisione in quattro parti dell’area ci rispondono che in realtà non sanno nulla «perché di questi lavori se ne occupa il “settore centrale”».
Parole quindi che come spesso accade dicono tutto e niente e che Luca, che prima portava spesso il suo Labrador in quell’area cani commenta così: «Davvero un peccato, perché sarebbe bastata un po’ di educazione per poter godere e usufruire tutti di un buon servizio, ma purtroppo siamo in Italia, e senza un cartello che ci dica cosa fare non riusciamo a comportarci civilmente. E adesso chissà quando la riapriranno!».

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