di Moreno D’angelo
Non c’è nessun tesoro nella cassetta di sicurezza aperta dai carabinieri. Continua ad essere alta l’attenzione per l’omicidio dell’insegnante di Castellamonte Gloria Rosboch scomparsa il 13 gennaio.
Ci si aspettavano possibili nuovi sviluppi con l’apertura della cassetta di sicurezza intestata ad uno dei tre accusati: il presunto omicida Roberto Obert, 53enne di Forno Canavese, agli arresti. Nel mirino degli inquirenti anche i suoi diversi conti e un livello di vita ritenuto alto per il pensionato. Ma all’interno sono stati trovati solo buoni fruttiferi per un valore di 20mila euro.
Non vi era traccia invece dei 187mila euro che l’altro accusato, Gabriele Defilippi, si era fatto consegnare nel 2014 dalla vittima per poi sparire dopo aver promesso una vita insieme in Costa Azzurra.
Insieme a Defilippi è stata arrestata per concorso nell’omicidio anche sua madre Caterina Abbattista.
Le attenzioni sulla cassetta sono frutto delle indicazioni dell’ex allievo della insegnante Gabriele Defilippi, giovane amante di Obert , a cui avrebbe consegnato il denaro ricevuto dalla Rosboch. Ora tra i due ex amanti è un vortice di accuse reciproche che tendono a scaricare le colpe legate alla tragica vicenda.