Il giudice delle indagini preliminari di Milano Stefania Pepe ha accolto la richiesta di giudizio immediato, formulata dai pubblici ministeri Ilda Boccassini e Marcello Tatangelo, per Rocco Schirripa, accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia, ucciso a colpi di pistola sotto casa il 26 giugno 1983.
Il processo si aprirà il 3 luglio davanti ai giudici della Corte d’Assise di Milano e si svolgerà con rito ordinario, in quanto i difensori di Schirripa, in carcere dallo scorso 22 dicembre quando fu arrestato dalla squadra mobile di del capoluogo piemontese, hanno annunciato che non chiederanno riti alternativi.
Per il delitto Caccia è già stato condannato all’ergastolo a titolo definitivo il mandante, Domenico Belfiore, ai domiciliari da alcuni mesi per motivi di salute. Schirripa, che negli ultimi anni faceva il panettiere, sarebbe invece l’esecutore materiale.