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giovedì, 14 Novembre 2024

Olivetti, parla un ex operaio malato di cancro: “Quella polverina bianca sui miei vestiti”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

I fatti da cui partono le indagini dell’Olivetti risalgono agli anni tra il 1963 e 1997 . La polvere bianca dei macchinari si infilava nelle fibre dei vestiti ma soprattutto veniva respirata dagli operai.
Quella polvere tra i denti, negli occhi e sulla pelle, secondo gli inquirenti era amianto. Quindici gli operai dello stabilimento che negli anni seguenti si ammalarono e alcuni di loro morirono, proprio a causa della presenza di amianto nella fabbrica.
«Ricordo che nei rulli di gomma delle fotocopiatrici c’era della polverina bianca. E ricordo che arrivavo a casa con i vestiti sporchi di una polverina fastidiosa da lavare e pulire» Lo racconta Pierangelo Bovio Ferassa, 72 anni, di Brosso. Lui era addetto al montaggio delle macchine per scrivere e lavorò all’Olivetti dal 1961 al 1991, passando dallo stabilimento di Scarmagno e poi a quello di Agliè. 20 anni dopo scopre di avere un tumore alla pleura e per questo considerato parte lesa del reato di lesioni colpose che è contestato, tra gli altri a Carlo De Benedetti.
Tra i 39 iscritti nel registro della Procura anche Passera, indagato per gli anni in cui faceva parte del consiglio di amministrazione dell’azienda e oltre a lui Roberto Colannino e Camillo Olivetti.
 

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