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lunedì, 2 Dicembre 2024

Nosiglia in visita ai feriti di piazza San Carlo: “Bisogna assumersi tutti la responsabilità”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di M.P.

L’arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia ritorna sui fatti accaduti sabato sera in piazza San Carlo durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid, invitando a considerare la vicenda «come un monito a sentirci tutti più responsabili e corresponsabili».

Il prelato interviene all’uscita dall’ospedale San Giovanni Bosco dove ha fatto visita alla donna di 38 anni rimasta gravemente ferita negli incidenti. «In questi giorni – ha detto Nosiglia – si è ripetuto che avrebbe potuto essere una tragedia senza rendersi conto che lo è stata. Non è il numero a determinare il peso negativo delle conseguenze sulle persone, anche solo una persona coinvolta diventa una tragedia». Per l’arcivescovo, bisogna dunque «assumere tutti le responsabilità perché cose del genere non succedano più e in futuro prestare maggiore attenzione e impegno nel programmare certe situazioni che possono anche sembrare molto facili ma oggi – ha aggiunto – non si può dare nulla per scontato».

Pensando alle vittime degli incidenti della notte di sabato, Monsignor Nosiglia ha invitato a «pensare alle conseguenze tragiche che qui si vedono in concreto. La mia visita, che oggi porterò anche agli altri due feriti – ha proseguito – vuole essere un segno di solidarietà e vicinanza. Al Signore ho chiesto di far arrivare alla ragazza la sua voce di amicizia e speranza mentre ai genitori ho ricordato che l’affetto e l’amore sono un lievito per chi lo dà e per chi lo riceve. La situazione è difficile – ha concluso -, siamo nelle mani dei medici e di Dio e la speranza è sempre l’ultima a dover essere abbandonata».

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