Sono sedici gli ordini di carcerazione che i carabinieri stanno eseguendo tra Torino, Reggio Calabria nell’ambito di un filone del processo Minotauro, dopo che la Cassazione lunedì scorso ha confermato le condanne per cinquanta imputati. I sedici devono scontare pene residue che vanno dai quattro mesi agli otto anni. La tranche del processo, la prima ad approdare in Cassazione, riguarda gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato, mentre è in corso il processo d’Appello per il filone principale.
Le condanne definitive sono arrivate dopo che il 30 gennaio scorso il procuratore generale ne aveva chiesto l’annullamento per un difetto di motivazione. Dopo otto ore di camera di consiglio, la Corte presieduta da Antonio Esposito ha rigettato la richiesta, salvo disporre un nuovo processo d’Appello per due casi di assoluzione. È la prima volta che una sentenza definitiva mette nero su bianco la presenza della ‘Ndrangheta in Piemonte.