3 C
Torino
venerdì, 6 Dicembre 2024

Natale coi Fiocchi, Esposito: “Dal pasticcio all’illegalità”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Bernardo Basilici Menini

Stefano Esposito torna sul Natale coi Fiocchi e sul soggetto organizzatore, l’ormai famoso Cat.

«Il Sindaco di Torino Chiara Appendino ha trasformato il Natale di Torino nella fiera dell’illegalità. L’associazione che ha vinto la gara, secondo me irregolare, per la gestione dei Mercatini di Natale, sta operando il modo irregolare», ha detto Esposito, commentando le svariate presunte irregolarità nei primi giorni di allestimento di Natale coi Fiocchi: i cartelli non regolari fatti mettere in corso Marconi da Cat, i prodotti in vendita in piazza Castello non previsti dalla delibera, la bancarella di piazza Carlo Alberto, che dovrebbe ospitare solo la pista di pattinaggio.

Il senatore del Partito Democratico si chiede quindi come mai le istituzioni cittadine, date queste evidenze, non abbiano ancora preso provvedimenti nei confronti di Cat: «Se una pubblica amministrazione verifica che un proprio fornitore opera fuori delle regole DEVE immediatamente interrompere ogni rapporto».

Stefano Esposito prosegue, sottolineando come tutto il percorso che ha portato Cat dalla vittoria del bando ad oggi sarebbe viziato da forte irregolarità: «Come ho avuto modo di dire nel mio esposto alla Procura della Repubblica e all’Anac, la procedura era viziata fin dall’inizio, ora si aggiunge in modo palese che anche nella realizzazione il soggetto Cat opera in violazione sia del bando di gara, sia delle leggi».

Esposito chiude con un avvertimento alla giunta, spiegando che ora che i problemi sono venuti fuori non si può più far finta di niente: «Se il Sindaco non interverrà si renderà responsabile di una grave omissione. Spero che non ci siano ragione altre per le quali il Comune di Torino non applichi la legge a questi soggetti. Me le auguro davvero».

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano