di Giulia Zanotti
Giornate frenetiche intorno agli eventi del Natale torinese, non solo per quanto riguarda Cioccolatò, ma anche per i mercatini. Se per la kermesse dolciaria c’è da metterci ormai una pietra sopra (lunedì il verdetto finale che cancellerebbe l’iniziativa) resiste nonostante una tempesta di voci polemiche l’edizione 2017 di Natale coi fiocchi. Infatti ci pensa il Comune di Torino e l’assessore al Commercio Alberto Sacco a “blindare” i vincitori del bando di quest’anno. Unici partecipanti Mercatini di Bolzano.
Perchè se per l’Alto Adige risulta una società fantasma, come è stato riportato nei giorni scorsi, l’amministrazione torinese conferma che non hanno i requisiti, aggiungendo però che c’è chi garantisce per loro. «L’amministrazione comunale ha ricevuto una sola offerta dalla ditta Mercatini di Bolzano srl, la quale ha esercitato il diritto dell’avvalimento, consentito per legge, e nello specifico ha utilizzato il know how e utilizzerà la professionalità della ditta PMI srl che ha realizzato i mercatini di Natale a Milano in piazza Duomo l’anno scorso, per un valore di oltre 1 milione di euro» si legge nella nota del Comune, precisando che si è già provveduto alla regolazione delle fatture e alla definizione di date e location degli stand.
Sulla vicenda è interventuo anche l’assessore Sacco che ha precisato come «I nostri uffici, come di norma, monitoreranno i lavori realizzati dalla ditta vincitrice allo scopo di raggiungere gli obiettivi di qualità richiesta. Il progetto espositivo prevede la realizzazione di ideali villaggi natalizi con l’utilizzo di una grafica coordinata, di portali di accesso, di addobbi natalizi luminosi e sonori e una pista di pattinaggio che verrà collocata in piazza Solferino».
Ma il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito, che è tra i primi a denunciare certe coincidenze, ponendo domane alla sindaca, alle quali, come sostiene lui non ci sono state risposte, ha scoperto che la Pmi Group e Buongiorno Italia, vincitrice dello scorso anno e legata, secondo il senatore, con Mercatini di Bolzano, avrebbero lo stesso numero di telefono. «Questa è una vicenda– spiega Esposito – che ogni giorno riserva una nuova sorpresa. Non riesco a capire come mai una semplice verifica come quella che ho fatto io non sia venuta in mente né alla parte tecnica né politica che governa la città. Non si comprende tutto questo bisogno da parte dell’assessore Sacco di garantire Buongiorno Italia».