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sabato, 27 Luglio 2024

Misure anti-smog più severe a Torino: in arrivo nuove regole per la Ztl

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Si stringono le maglie della rete: se il livello d’inquinamento non scende verrà ampliato il divieto di circolazione dei veicoli a Torino. La Giunta Appendino approverà la delibera che in alcuni punti è stata anticipata dall’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi, pronta ad allargherà il divieto di circolazione ai diesel euro 4 in caso di sforamento dei 50 microgrammi per metro cubo di Pm 10 per una settimana consecutiva e divieto di circolazione invece per tutti i diesel in caso di sforamento per tre giorni consecutivi del limite di 100 microgrammi.
Due mesi di applicazione del protocollo regionale per lo stop auto non sono bastati secondo la Giannuzzi. «Non sono stati sufficienti: le concentrazioni di pm10 a Torino sono rimaste per la maggior parte del tempo superiori al valore limite giornaliero. Nel 2017 – ha spiegato Giannuzzi – gli sforamenti sono già stati 30, a fronte di un limite di 35  in un anno previsti dalla Commissione europea».
«Negli ultimi quattro anni – ha continuato l’assessora – gli sforamenti giornalieri sono stati 91 nel 2013, 73 nel 2014, 88 nel 2015 e 73 nel 2016».
«La città – ha detto l’assessore all’ambiente – si era riservata la possibilità di applicare se necessario ulteriori provvedimenti più rigidi di quanto previsto dallo stesso protocollo. Siamo perciò intenzionati ad adottare durante la prossima seduta di giunta di domani limitazioni più restrittive alla circolazione veicolare urbana, in vigore da subito. Mentre nel mese di settembre verranno messe in campo misure permanenti piu’ rigorose nei confronti dei veicoli privati e commerciali».
«I nuovi provvedimenti riguarderanno i veicoli diesel, che sono i principali responsabili di Pm10 e Nox. Pertanto, allo sforamento dei sette giorni consecutivi di 50 microgrammi per metro cubo verrano bloccati gli Euro 3 e gli Euro 4. Se verranno sforati i 100 microgrammi al metro cubo per tre giorni consecutivi verranno bloccati tutti i diesel. Inoltre verrà vietata la Ztl alla circolazione dei veicoli privati. Sono poi allo studio anche alcune domeniche ecologiche», ha concluso l’assessora.
Giannuzzi ha evidenziato che non saranno adottate solo misure emergenziali, ma anche iniziative di natura strutturale: il piano della qualità dell’aria che seguirà l’approvazione di quello regionale, nuove regole per la Ztl che entreranno in vigore progressivamente dall’estate fino alla fine 2017, la messa in strada nell’estate 2017 di 20 bus elettrici, nuovi tram e per il traffico su rotaia un sistema di priorità semaforica, collocazione di 700 colonnine elettriche.
In Sala Rossa le minoranze hanno contestato la relazione della Giannuzzi. Per il consigliere Alberto Morano è «imbarazzante». Secondo il notaio il problema dell’inquinamento e delle polveri sottili è legato più al riscaldamento che alle automobili. Inoltre, sempre per Morano, il capitolo trasporti viene affrontato dalla Giunta Appendino in maniera puramente ideologica.
Il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo ha ricordato alla Giannuzzi che Torino non può decidere senza prima coordinarsi con la Città Metropolitana, visto che gran parte del traffico proviene da fuori città.
Secca la reazione alle parole dell’assessora da parte di Fabrizio Ricca, della Lega Nord: «Siete dei dilettanti, il blocco non serve a niente», mentre Roberto Rosso ha parlato di «una provocazione. Soltanto coloro che hanno auto povere sono bloccate nella mobilità».

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