Un deciso cambio di rotta nella gestione del Milan, che nelle ultime due campagne acquisti non ha speso poco ma male. È quanto ha chiesto Barbara Berlusconi, membro del consiglio d’amministrazione rossonero, al padre, dopo la sconfitta contro la Fiorentina a San Siro. Un 2-0 disastroso, la quinta disfatta in dodici partite di campionato, che fa rimanere il Milan a quota 12 punti, a -16 dalla zona Champions e a sole tre lunghezze dalla retrocessione.
La presa di posizione della Berlusconi, resa ufficiale con un comunicato stampa e presumibilmente condivisa da tutta la famiglia, non riguarda per ora l’allenatore Massimiliano Allegri, ma è difficile che non coinvolga l’amministratore delegato della squadra Adriano Galliani. Voci che però Barbara smentisce: «Non ho mai chiesto il cambiamento dell’ad Adriano Galliani: nei numerosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfitta con la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio di filosofia aziendale per il Milan».
A provocare la crisi rossonera sarebbe stata una scarsa capacità gestionale, in particolare, come detto, nelle campagne acquisti. Perché, ha chiesto la Berlusconi, altre squadre italiane come Fiorentina e Roma, pur non spendendo di più del Milan, dimostrano un gioco più intelligente e competitivo? La risposta starebbe nell’assenza di quegli osservatori che, in altre formazioni, individuano e reclutano i talenti prima che diventino top player. Intanto, sono state programmate altre riunioni in settimana in cui la questione verrà sviscerata nel dettaglio.
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