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sabato, 27 Luglio 2024

Migranti,Viotti: “Abbiamo bisogno di un sistema che funzioni. A Strasburgo anche Il Pulmino Verde di Torino”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

«Quella appena trascorsa è stata un’estate complicata: abbiamo assistito a molti fenomeni di razzismo, omofobia, violenza sulle donne, fatti che solo apparentemente sembrano scollegati fra loro. Abbiamo bisogno che si torni a fare cultura nel nostro Paese. E’ questo l’intento con cui ho organizzato oggi il convegno “L’accoglienza è una questione di cultura” che si è tenuto a Strasburgo presso il Parlamento europeo. Sul tema dei migranti abbiamo la necessità di avere un sistema che funzioni e che si faccia rete con le migliori esperienze esistenti in Italia e altrove, dobbiamo anche iniziare a raccontare il fenomeno migratorio in modo diverso» ha dichiarato il parlamentare europeo PD Daniele Viotti.
A Strasburgo Viotti ha ospitato due best practice: quella della Cooperativa Camelot di Ferrara che ha seguito Vesta, progetto nato a Bologna nell’aprile 2016, e quella dell’associazione di Torino Il Pulmino Verde.
Per Vesta era presente l’amministratore delegato della Cooperativa Camelot Carlos De Lo Rios che ha spiegato nel dettaglio il progetto di social innovation che prevede l’accoglienza dei rifugiati in famiglia e il conseguente sviluppo di un nuovo modello di integrazione.
Due le testimonianze raccontate dal vivo: quella della famiglia composta dai bolognesi Laura Di Salvo e Francesco Malossi, che hanno vissuto l’esperienza dell’accoglienza di Becaie Diba e quella del rifugiato Moussa Molla Salih del Benin.
«Dopo alcuni incontri, grazie a Vesta, mi sono trasferito da Antonella e Fabrizio. Mi hanno aiutato moltissimo a livello culturale e con lo studio, ho iniziato a leggere grazie a loro» ha raccontato Moussa.
Per Il Pulmino Verde è intervenuta la presidente Fernanda Torre: “L’associazione nasce dall’idea di quattro giovani universitari che hanno deciso di andare a dare il loro aiuto nel campo profughi di Idomeni nel 2016. E’ un progetto di sensibilizzazione sul tema della migrazione. Quest’estate abbiamo fatto un viaggio a ritroso sulla rotta balcanica e ora inizieremo un lavoro nelle scuole”.
Nel loro viaggio hanno conosciuto la ong macedone Legis, intervenuta all’evento grazie alla presenza del presidente Jasmin Redzepi.
Il viaggio nei balcani de Il Pulmino è stato ripercorso dopo il convegno all’inaugurazione della mostra dei fotografi Igor Čoko e Robert Atanasovski, sempre organizzata da Viotti. I due fotografi hanno immortalato nei Balcani frammenti della migrazione avvenuta nel 2016. La mostra è visitabile all’interno del Parlamento nella North Gallery fino a giovedì.

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