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sabato, 27 Luglio 2024

Mense scolastiche e infiltrazioni mafiose, l'assessora Patti: “Al lavoro per risolvere problema, servizio sarà regolare”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

L’assessora all’istruzione Federica Patti non nasconde la fatica che i suoi uffici stanno facendo in questi giorni, travolti dalla notizia relativa ai presunti legami con la ‘ndrangheta da parte della Ristoart, la società che ha vinto il bando per la ristorazione scolastica. Un lavoro in più, a pochi giorni dalle ferie, al ritorno dalle quali la macchina della scuola dell’obbligo e delle mense dovrà riessere messa in moto. E funzionare.
Eppure quello che doveva essere il bando del riscatto, che doveva porre fine alle polemiche degli anni passati e cercare di recuperare consensi da parte delle famiglie che negli anni avevano scelto il pasto da casa. E invece una tegola non preventivata: una interdittiva per infiltrazioni mafiose nei confronti della ditta che da settembre dovrebbe fornire i pasti per le circoscrizioni 3 e 6. Un guaio non da poco perchè ora il Comune deve procedere a un lungo iter con il mese di agosto di mezzo.
Come spiega l’assessora Patti infatti «Appena ricevuta l’interdittiva per infiltrazioni mafiose abbiamo avviato la procedura di revoca dell’assegnazione. Ora dobbiamo attendere entro 10 giorni le controdeduzioni dell’azienda e da lì si vedrà come procedere». Senza considerare che ci sono altri tre ricorsi al Tar del Piemonte sull’aggiudicazione del bando.
Senza ancora conoscere il numero di iscritti al servizio mensa per il 2019/2020 e con le incertezze delle sentenze del Tar dall’amministrazione invitano comunque alla tranquillità affermando che «Il servizio è garantito da primo giorno di scuola, gli uffici appalti stanno lavorando per trovare lo strumento tecnico per garantire regolari pasti da subito».
Eppure c’è chi alle spiegazioni di Patti storce il naso. Come il consigliere del Partito Democratico Enzo Lavolta che invece punto il dito contro il lavoro dell’assessorato: «In questi due anni lei avrebbe dovuto preparare un bando all’altezza delle aspettative. Le avevamo richiesto alzare livelli qualitativi ed evitare massimo ribasso, di lavorare su tariffe per aiutare famiglie e nulla di tutto questo è stato fatto. Ci rendiamo conto di cosa sta accadendo?».
Accuse rispedite al mittente dall’assessora Patti che ha precisato come «la Giunta tiene a questo servizio, e la situazione attuale si è creata ben prima di noi tanto che abbiamo dovuto rincorrere rapporto con utenza lacerato».
L’appuntamento è dunque per i primi di settembre quando a pochi giorni dalla prima campanella dell’anno scolastico si dovrà conoscere il numero di iscritti al servizio mensa e cosa fare nelle circoscrizioni gestite da Ristoart.

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