Dodicimila famiglie ancora senza elettricità e danni in 68 comuni piemontesi. Non sono affatto risolte le conseguenze dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nelle province di Vercelli e di Verbano–Cusio–Ossola tra Natale e Santo Stefano. I volontari impegnati sono stati 327, con 123 mezzi della Protezione Civile. la Regione Piemonte si prepara a chiedere lo stato di calamità naturale a Montecitorio.
«Stiamo coordinando la stima dei danni – afferma Alberto Ravello, assessore regionale all’Ambiente – al fine chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale». Poi continua, sottolineando il proprio «apprezzamento verso il volontariato, che ha lavorato in modo straordinario in tutto il Piemonte ed ha portato un contributo fondamentale nelle situazioni più critiche ad Alessandria e Macugnaga». Infatti, «Partecipare alla gestione di questo evento con oltre 500 uomini, nelle giornate di Natale, è un’ulteriore conferma della professionalità del sistema di Protezione civile piemontese».
Intanto la Protezione Civile rende noti dati allarmanti. Duecentosettantanove millimetri di pioggia a Piani di Carrega in provincia di Alessandria, 266 a Cicogna (Vco). Sono caduti 70-130 cm di neve fresca sulle Alpi Lepontine, 80 cm sulle Pennine, 20-60 sulle Alpi Occidenatali, 50-70 sulle Marittime (in quota duemila metri). La soglia di attenzione dei fiumi è stata superata sui torrenti Agogna e Terdoppio, nel Novarese, e nei bacini a sul del Po, sulla Bormida di Spigno, sull’Orba e sullo Scrivia.
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