di Moreno D’Angelo
Centinaia di tassisti si sono radunati oggi a Genova sotto la Prefettura della città bloccando via Roma e piazza Corvetto. Questa è la loro reazione contro la sentenza del giudice di Pace che ha restituito la patente ad un autista del servizio online UberPop che offre un servizio taxi alternativo a quello regolare.
E mentre il Prefetto incontra una delegazione di autisti cosiddetti “regolari”, i sindacati annunciano la presenza di una delegazione dei tassisti genovesi alla manifestazione in programma domani a Torino. Uno sciopero di 24 ore che partirà dalle 8 del mattino con tre presidi in tutto il capoluogo piemontese, da piazza Palazzo di Città, a piazza Castello fino al Lingotto.
Da tempo la categoria è in totale mobilitazione in tutta Italia contro Uber, accusando il governo di inerzia nel regolamentare questo soggetto che opera, secondo i promotori della protesta, fuori dalle regole.
Il sistema Uber infatti, consente, grazie ad un’applicazione scaricabile su un qualsiasi smartphone, di prenotare un autista personale per una corsa a pagamento. Per i tassisti delle auto bianche, si tratta di concorrenza sleale e un servizio “fuorilegge”.
Così nell’attesa di un aggiornamento legislativo su cui il governo Renzi si era impegnato per adeguare la normativa alle novità tecnologiche e operative emergenti, la giornata di domani si annuncia sempre più calda, mentre tra i commenti dell’utenza Uber, sui social network prevalgono apprezzamenti per i nuovi sistemi di prenotazione e servizio auto “via app”.