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sabato, 27 Luglio 2024

La Lega prepara un referendum contro i campi nomadi a Torino

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di Moreno D’Angelo
Un referendum popolare contro i campi rom a Torino. C’è attesa per la nuova iniziativa della Lega, che verrà discussa venerdì in seduta straordinaria in Consiglio comunale. La questione è lo sgombero dei campi nomadi in città. Per il “Salvini pensiero” si tratta di una piaga sociale, una sorta di terra di nessuno dove si annida ogni sorta di illegalità.
Difficilmente il referendum troverà i numeri in Sala rossa ma la trovata fa parte di quella grande campagna di provocazione e visibilità della Lega di Matteo Salvini (immancabile ogni sera su ogni canale televisivo), che ha portato il Carroccio a salire nei consensi, ponendosi ormai alla pari con le forze della sempre più debole e conflittuale Forza Italia.
A supporto dell’iniziativa la Lega ricorda il disagio manifestato in alcune manifestazioni contro i nomadi, in particolare a Mirafiori. Oltre allo sgombero si punta a una nuova legge regionale che regolamenti tutta la questione nomadi, i loro insediamenti e in particolare i movimenti dei suoi abitanti. Si tratta di temi molto delicati e di diritti della persona sui quali la Comunità Europea potrebbe farsi sentire.
Sicuramente un problema complesso che non andrebbe affrontato solo in termini frettolosamente repressivi o speculativi, cancellando queste realtà e identità. Certamente solo con forme di coinvolgimento che partono dalla formazione dei più giovani e con un costante e mirato intervento, non solo assistenziale, nei campi si potrà in qualche modo migliorare le condizioni e le relazioni.
Inutile nascondersi che l’iniziativa della Lega troverebbe ampio consenso nelle popolazioni delle periferie. Ma creare un nemico ed eleggerlo pericolo pubblico è il primo passo verso dinamiche razziste che emergono quando si colpisce non la persona che sbaglia ma un’intera comunità (articolata e con una sua storia e cultura) che poco si conosce.
Settant’anni fa i nazisti il problema lo risolsero con i campi di concentramento. Rom, handicappati e persone con disagi mentali furono i primi a essere eliminati nel silenzio della società sana.

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