«Gli scienziati sono responsabili della morte per cancro di milioni di milioni persone che si sarebbero potute salvare con la mia invenzione molto più efficiente della Pet (Tomografia ad Emissione di Positroni)» dichiara Dario Crosetto. Non si tratta di uno dei tanti maghi dalle risoluzioni miracolose, ma di un distinto fisico torinese che ha lavorato per molti anni al Cern di Ginevra ed ora è occupato in un prestigioso centro ricerche a Dallas negli Stati Uniti. A suo parere la sua invenzione di diagnosi precoce avrebbe potuto evitare almeno la metà delle morti per cancro in questi dieci anni.
In cosa consiste la sua invenzione?
«Si tratta di una tecnologia innovativa “3D-CBS” che consente un esame in 3D dell’intero corpo che è centinaia di volte più efficiente dei sistemi oggi utilizzati nella diagnosi precoce del cancro. L’ho realizzato da oltre un decennio ma è ignorato e boicottato».
Come avviene questo boicottaggio su un tema così sensibile?
«Gli scienziati responsabili dell’assegnazione dei fondi di ricerca hanno negato ai pazienti i benefici della mia invenzione ed alcuni hanno anche ostacolato la diffusione di informazioni relative alla mia tecnologia che consente con un unico test di esaminare la maggior parte degli organi del corpo».
Cosa affermano questi scienziati critici verso la sua scoperta?
«Scienziati di tre università negano i vantaggi della apparecchiatura 3D-CBS rivendicando l’utilità di un rilevatore con cristalli più sottili che costa oltre dieci volte quanto previsto dal mio sistema».
La sua invenzione ha avuto riscontri ufficiali. Può dirci qualcosa in merito?
«Un importante centro di revisione scientifica nel 1993 e diverse autorevoli verifiche hanno riconosciuto il valore della mia invenzione e l’operatività funzionale dell’hardware che “cattura con precisione il maggior numero possibile di segnali dai marcatori tumorali (associati alla radiazione) ad un costo estremamente basso”. Il sistema è stata definito come valido oltre ogni immaginazione per la futura scienza».
Quello che più preme al fisico italiano è sottolineare l rifiuto di ogni possibile dialogo scientifico cui è stato soggetto. La denuncia di Crosetto non va tanto in cerca di notorietà e polemica fine a se stessa ma è basata dalla frustrazione di non poter avere potuto salvare tante vite.
È ben nota l’importanza di una diagnosi precoce per poter agire in tempo sulle cellule tumorali che portano alla morte milioni di persone nel mondo. Una piaga che oggi purtroppo tocca sempre più persone anche molto giovani. Inutile aggiungere il pesantissimo onere finanziario che implica l’attuale sistema di intervento su questa malattia.
Crosetto in appoggio alla sua invenzione ha istituito la Fondazione Crosetto per sconfiggere la mortalità prematura da cancro, “United to the end cancer” è il logo della sua istituzione che pubblica periodicamente una newsletter per informare tutti coloro fossero interessati a questi fatti e informazioni scientifiche http://newsletter.u2ec.net/registrazione.php.
Il ricercatore entra inoltre nel merito di una questione sorta con il Cern di Ginevra. Riferisce come su richiesta del malato di cancro Lillo Mulone, si recò al CERN il 12 gennaio 2011 per incontrare il Direttore della Ricerca Sergio Bertolucci a cui Mulone si era rivolto per valutare la tecnologia 3D-CBS. Bertolucci durante il colloquio con Crosetto conferma la validità dell’invenzione della tecnologia 3D-CBS. A quel punto il ricercatore (come è anche espresso in un documento della sua fondazione) ebbe modo di chiedere direttamente spiegazioni a Bertolucci sul perché la sua commissione esaminatrice avesse riconosciuto il premio al progetto CERN-Axial Pet di Joram da lui stesso finanziato. Un progetto, secondo Crosetto, molto più costoso rispetto alle PET attuali e molto meno efficiente rispetto al 3D-CBS a sua volta ignorato.
Lo scienziato aggiunge: «Sono state sorprendenti le risposte incongruenti fornite dal Direttore della ricerca del CERN e la volgarità del linguaggio da lui utilizzato. Risulta poi evidente che Bertolucci facendo parte di una commissione che ha premiato il progetto Axial-PET da lui finanziato, abbia in definitiva premiato se stesso».
Il lettore può rendersi conto di tutto ciò ascoltando direttamente il dialogo tra il Direttore della Ricerca del CERN ed il ricercatore Crosetto al link http://links.u2ec.net/doc2/880.mp3.
In ogni caso quello che sorprende è la totale assenza di confronto e il boicottaggio che hanno portato il ricercatore a portare avanti questa campagna per rendere disponibile al più presto la sua invenzione nella prevenzione precoce dei tumori.
Dario Crosetto, pronto a tornare a Dallas, è seriamente determinato a continuare la sua battaglia con grande determinazione.
di Moreno D’Angelo
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