di Bernardo Basilici Menini
Secondo la relazione annuale di Bruno Milano, garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, negli ultimi mesi nelle carceri piemontesi ci sono stati ben nove detenuti monitorati per reati connessi al terrorismo internazionali o di proselitismo e reclutamento. Il tutto nell’ambito di un’operazione di monitoraggio sul fenomeno della radicalizzazione religiosa in carcere.
Ma non solo: il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha diffuso datiche indicano come nelle carceri regionali ci siano anche undici persone tenute sotto particolare attenzione per comportamenti che “rivelano la vicinanza all’ideologia jihadista”. Inoltre, secondo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Piemonte “come la maggior parte delle regioni settentrionali è esposto al rischio radicalizzazione per un alto tasso di detenuti extracomunitari”.