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sabato, 27 Luglio 2024

Illuminazione pubblica e riscaldamento: il Comune prende le misure contro le bollette raddoppiate 

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Non vuole spegne la città il sindaco Stefano Lo Russo, ma non nasconde che la situazione è difficile. Il caro energia sta toccando anche i conti di Palazzo di Città che prevede una spesa raddoppiata rispetto al 2021. 

“Al 31 luglio abbiamo già sfondato 40 milioni, che era circa l’intera bolletta del 2021.
Ragionevolmente, temo che con questo trend di crescita dell’energia, la bolletta del solo Comune raddoppierà a circa 70-80 milioni, che non ho nel nostro bilancio. La situazione è molto critica, stiamo analizzando con gli uffici tecnici le misure che potenzialmente possono essere messe in campo. Ma senza un intervento del Governo non ce la facciamo” spiega Lo Russo, che fa anche alcuni conti. “Il costo dell’illuminazione della Mole oscilla tra i 16mila e i 20mila euro, quindi non è elevatissimo rispetto all’insieme di rincari – afferma -. Tutto sarà dipendente da quello che sarà l’impatto generale delle misure che adotteremo. Farò di tutto per impedire che la città si spenga”. 

Lo Russo parla poi di un pacchetto di misure da mettere in campo “che riguardano l’illuminazione pubblica, o i monumenti, altre molto più significative che riguarderanno il riscaldamento dei nostri uffici comunali. Un pacchetto di misure che stiamo guardando con l’approccio di verificare quanto effettivamente sono efficaci per risparmiare la bolletta energetica”. 

Per il primo cittadino quella di spegnere la città non sembra però la soluzione: “Prima di spegnere un lampione devo fare delle verifiche, perché c’è un tema di sicurezza, stradale, delle persone. Le luci nelle città sono davvero essenziali, quindi su questo tema specifico ci raccorderemo con prefettura, questura, con tutti quelli che hanno compiti di verifica della sicurezza che vanno oltre il mio”. 

Altro tema al centro del dibattito il trasporto pubblico locale, anch’esso in affanno per via dei costi aumentati: “i rincari tariffari di carburanti ed energia elettrica del trasporto pubblico sono quello che in questo momento mi preoccupa maggiormente. Con un rincaro del 235% previsto per il 2023 – osserva – passo da una bolletta elettrica dei tram da 11 a 29 milioni, quindi davvero complicato riuscire a far quadrare i conti, al limite dell’impossibile senza un intervento del Governo. Poi – aggiunge Lo Russo – dobbiamo stare attenti a non fare l’errore di aumentare il costo dei biglietti del pullman, stessa cosa per le luminarie, o si genera una spirale regressiva che non possiamo permetterci”.

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