Il No Tav è un bel format per media, dove la parola dissenso diventa sinonimo di terrorismo.
L’ex dirigente Rai, Carlo Freccero, durante il convegno, organizzato dal Controsservatorio Valsusa, su come gli organi di informazione si stanno occupando delle vicende legate alla Torino-Lione, ha spiegato come l’opposizione all’opera sia diventata fenomeno. «Il movimento No Tav – dice Freccero – esprime il dissenso delle popolazioni rispetto a un progetto approvato a livello centrale. Pertanto è un caso di insubordinazione alla volontà della maggioranza».
«Il semplice dissenso – continua – diventa sinonimo di terrorismo. Chi si difende anche se viene aggredito si trova dalla parte del torto, perché si è opposto all’ordine della maggioranza».
«Oggi viviamo nella contraddizione di una Costituzione che si fonda sui principi illuministi della difesa delle minoranze, ma che si cerca di applicare in modo contrario affinché la maggioranza possa esercitare quella che di fatto è una dittatura», conclude Carlo Freccero.
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