Il Comune di Torino chiede garanzie all’ex Fiat e punta a rilanciare il piano industriale della città. Il sindaco Piero Fassino ha detto sì alla richiesta, presentata dagli esponenti di Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà, della creazione di una commissione speciale in cui verranno analizzate la fusione tra Fiat e Chrysler e il tema del distretto dell’auto.
La delibera, che verrà portata in Sala Rossa il più presto possibile, probabilmente già lunedì prossimo (10 febbraio), prevederà un tavolo permanente tra le parti sociali: Fca, sindacati, associazioni di categoria e unione industriale. «Uniremo diverse energie e punti di vista per puntare sulla valorizzazione del polo industriale di Torino – promette Michele Paolino, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale – la nostra intenzione è accompagnare e incidere su questa fase importante e di trasformazione di tutto il distretto dell’auto torinese, per andare oltre ad un Consiglio comunale aperto che rischierebbe di trasformarsi solo in una passerella. Ci concentreremo su Fca in vista del piano industriale che verrà presentato a maggio, ma non solo.
Indagheremo anche sulle nuove opportunità che può offrire il distretto, tra l’insediamento di General Motors al Politecnico e l’acquisto di Italdesign da parte di Volkswagen».
Dello stesso parere anche il caopogruppo di Sel Michele Curto, che aveva già proposto «un Consiglio comunale aperto per discutere di Fiat con tutti i soggetti interessati in vista del piano industriale triennale che sarà annunciato a maggio, anche lo strumento della Commissione speciale è convincente per aprire una discussione e per poter incidere in questo passaggio delicato per Torino. Questo è anche un messaggio nei confronti della Regione, ormai catatonica, e del governo nazionale, sperando che dopo il segnale di Torino decida di intervenire. Questo è l’ultimo appello».