di Moreno D’Angelo
Si fa in fretta a dire che i cani sequestrati saranno assegnati a soggetti che ne avranno cura in modo corretto. Con tanto di appelli.
La notizia dei 32 cani rinchiusi in un alloggio privo di luce e gas , in precarie condizioni, nel quartiere Barriera di Milano a Torino ha quanto mai colpito e emozionato il pubblico anche grazie ad un servizio di Striscia la Notizia. Trasmissione in cui è alta l’attenzione verso i deprecabili e purtroppo diffusi maltrattamenti di animali. Purtroppo però l’affido delle bestiole non è fattibile in tempi rapidi e i cani potrebbero anche essere restituiti al legittimo proprietario.
Una nota del servizio Tutela animali della Città di Torino precisa in merito: «Al momento, non è possibile fare previsioni per gli affidi degli animali in quanto, trattandosi di sequestro giudiziario, si dovranno osservare le disposizioni dell’Autorità Giudiziaria. Non si può escludere quindi l’obbligo legale di restituzione dell’animale, dopo il periodo temporaneo di affido, al legittimo proprietario. I cuccioli visti in trasmissione sono solo quattro e hanno appena un mese di vita; di conseguenza non possono, ai sensi delle vigenti normative regionali, essere separati dalla loro mamma fino al sessantesimo giorno di vita. Non sussistono dunque le condizioni per un affido immediato dei 32 cani, come erroneamente affermato nel servizio di “Striscia”, temporaneamente affidati al Canile municipale della Città di Torino in attesa delle decisioni dell’Autorità giudiziaria».