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lunedì, 20 Maggio 2024

Gtt, Lo Russo contro privatizzazione. Andrea Russi (M5s): “Con la giunta Fassino gara per vendere a privati”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

“Quando sei in campagna elettorale” e “quando sei in consiglio comunale”. Ha il sapore di un meme il post con cui il candidato M5s Andrea Russi osserva come l’aspirante sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo abbia cambiato idea sul destino di Gtt durante questa campagna elettorale rispetto agli anni trascorsi in Sala Rossa durante la giunta Fassino. 

Lo Russo ha infatti incontrato i lavoratori Gtt dichiarandosi contrario alla privatizzazione della società che gestisce il trasporto pubblico della Città. 

“La domanda sorge spontanea – si chiede Russi – ma è lo stesso Stefano Lo Russo che, nel 2013, presentava in consiglio comunale una mozione per privatizzare Gtt, la più importante azienda partecipata della Città? È lo stesso Lo Russo che faceva parte di una giunta che ha approvato una gara per vendere ai privati (per fortuna senza successo) il 49% dell’azienda?”

Il pentastellato afferma come “Sin dall’inizio siamo stati gli unici a credere nel rilancio del trasporto pubblico locale, e nonostante GTT fosse nel 2016 sull’orlo del fallimento, con una voragine plurimilionaria nei conti, siamo riusciti a risanarla, salvandola dalla privatizzazione, e addirittura a rilanciarla, con tanti investimenti e il rinnovo del parco mezzi”. 

“O in campagna elettorale vale davvero tutto, anche “dimenticarsi”, magari a convenienza, che fino a ieri si sono portate avanti politiche di privatizzazione, oppure quello di Stefano Lo Russo è davvero un cambio di posizione, magari conseguente alla presa d’atto del miglioramento dello stato di salute dell’azienda avvenuto sotto l’amministrazione Appendino, e non possiamo che esserne felici. In tal caso, però, sarebbe opportuno ammettere di aver fallito su tutta la linea, dato che l’unica soluzione proposta quando era al governo è stata la privatizzazione, e magari evitare di prendere in giro i lavoratori e i torinesi” conclude Russi. 

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