di Giulia Zanotti
Grattacielo della Regione Piemonte e fondi per il trasporto locale. Sono questi gli argomenti toccati ieri nel corso della Commissione urbanistica del Comune di Torino, durante la quale si è svolta l’audizione di dell’assessore al Bilancio e vicepresidente del Consiglio regionale Aldo Reschigna.
I membri della Commissione tra cui Aldo Curatella si sono preoccupati innanzitutto sullo stato dei lavori del grattacielo della Regione visto che da più di un anno il cantiere è fermo a causa del fallimento della cooperativa CoopSette, capofila dell’Ati (Associazione temporanea di imprese) che si era aggiudicata l’appalto.
«Ci è stato detto che la Regione Piemonte sta procedendo alla riassegnazione degli incarichi a una nuova Ati composta dalle rimanenti aziende che erano già parte di Ati costruzione: Cmb – Unieco – Idrotermica» spiegano dal gruppo consiliare del Cinque Stelle. Aggiungendo che «il completamento dei lavori del grattacielo, se l’accordo sarà firmato nella settimana del 13 febbraio 2017, si stima essere terminato entro marzo 2018 e successivamente si procederà al trasloco di tutti gli uffici dirigenziali». Invece per quanto riguarda i danni causati dalla esposizione agli agenti atmosferici il 50 per cento sarà a carico della Regione Piemonte e l’altra metà a carico delle nuove imprese che sigleranno l’accordo.
Ma durante l’audizione di Reschigna si è parlato anche di trasporto pubblico con la richiesta di garanzie che si evitasse un congestionamento del traffico nella zona, vista la contemporaneità dei cantieri del grattacielo e del tratto della metro 1 tra Lingotto e Bengasi: «Reschigna ha rassicurato che tale contemporaneità è positiva e permette di ridurre l’impatto sul territorio», fanno sapere dal gruppo consiliare.
Infine la spinosa questione dei fondi per i trasporti pubblici con la richiesta da parte della Commissione comunale di un sollecito al governatore dalla Regione Chiamparino e all’assessore ai Trasporti Francesco Balocco per l’erogazione dei sette milioni di euro in arretrato per la gestione della metropolitana e di nuovi fondi per la nuova tratta, che seppure completata nel 2018 potrebbe non entrare in funzione per mancanza di risorse. «Nel 2017 cercheremo 537 milioni di euro per trasporto pubblico in tutta la Regione, ferrovie comprese, e senza nuova organizzazione non si possono garantire maggiori risorse al trasporto pubblico locale» ha precisato Reschigna.