In attesa che l’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 16 novembre, si pronunci sulle sorti della Fondazione del Libro, il capogruppo e segretario regionale del PD, Davide Gariglio, e il presidente della VI Commissione Daniele Valle esprimono con chiarezza la loro posizione: «La Fondazione del libro deve continuare a vivere».
Un destino, quello della Fondazione per il libro, che dopo l’accertamento dei giorni scorsi del rosso in bilancio rimane sospeso tra l’opzione di una ricapitalizzazione o l’ingresso di nuovi soci per evitare una sua messa in liquidazione e per consentire di proseguire il lavoro organizzativo in vista dell’edizione 2018, dopo lo straordinario successo della kermesse del maggio scorso, nonostante la concorrenza di Milano.
«La fondazione – affermano i due esponenti regionali del Partito Democratico – è un patrimonio della Città e della Regione che merita di essere salvaguardato. In questi giorni – rimarcano – stiamo discutendo l’assestamento di bilancio in consiglio regionale e su questa legge presenteremo un emendamento necessario a dare la copertura finanziaria per proseguire l’attività».
Per Gariglio e Valle non si tratta di questione di nome o di formalità societaria, ma di una storia decennale e di un patrimonio culturale di successo che va garantito, alla luce di quanto è stato fatto nell’ultimo anno per contenere il debito e risanare i conti.
L’emendamento, nelle intenzioni dei proponenti, autorizza la Giunta ad impiegare le risorse, già stanziate ad inizio anno, per rinforzare il patrimonio della Fondazione qualora si riscontrassero le condizioni per questo nuovo e straordinario impegno, a partire dalla partecipazione di altri soggetti del territorio a questa operazione di messa in sicurezza.
Segnali concreti ed incoraggianti per il fiore all’occhiello dell’offerta culturale di Torino e del Piemonte e per i lavoratori della Fondazione che con la loro professionalità hanno fatto del Salone uno degli eventi più prestigiosi della nostra città.