Scritto da Michele Paolino
Alla fine ha ragione il vicesindaco Guido Montanari quando afferma che i governanti sono fuori dal mondo. Ha talmente ragione che questa affermazione vale innanzitutto per lui, governante di questa città, che in questi giorni ha messo in atto tali e tante gaffe, preoccupandosi più di apparire come il leader dell’ortodossia e dell’ala movimentista grillina che occuparsi del bene e dell’interesse della città.
È infatti evidente che questo suo schierarsi apertamente in favore di chi ha usato brioches di gomma come arieti contro la polizia e ha ostentato ghigliottine in piazza serva come foglia di fico per coprire la sua incapacità di mantenere le promesse elettorali fatte. Sa bene che i fatti lo smentiscono e, da uomo di potere e di palazzo, la butta lontano dai suoi doveri istituzionali inventandosi capopopolo.
Ma delle sorti del vicesindaco, e della contrapposizione evidente che si sta delineando con la Sindaca e all’interno della maggioranza grillina, potrebbe interessarci poco se non fosse che a farne le spese è la città di Torino, mai come in questo momento irresponsabilmente portata “fuori dal mondo”.
La forza di risollevarsi dalle tante crisi che negli anni l’hanno colpita è stata sempre contraddistinta dalla capacità di connettersi con il mondo, di uscire dal suo tutt’altro che splendido isolamento nel quale si era rinchiusa fino ai primi anni ’90, di promuoversi e presentarsi sull’esterno finalmente consapevole di essere una città bella e attrattiva. Con i fatti di questi giorni Torino ha abdicato per la seconda volta nella sua storia al proprio status di città capitale e ha perso l’occasione, che a causa dei problemi organizzativi e delle manifestazioni in piazza difficilmente si ripresenterà, di farsi conoscere per i suoi pregi e le sue eccellenze e di avere un ruolo internazionale, da “città capitale”.
L’unica vera preoccupazione che abbiamo, più delle sorti del vicesindaco, è che a furia di ritenere gli altri “fuori dal mondo” non debba essere la nostra città a restare “fuori dal futuro”