Primo corteo del 2022 per gli attivisti di Fridays for future che si sono dati appuntamento anche a Torino, in piazza XVIII dicembre, per la giornata di mobilitazione contro la crisi climatica. Ad aprire o striscione “Effetto serra, effetto guerra”
“È il primo sciopero per il clima del 2022 e cade in un momento molto particolare per l’Europa, nel mezzo di questo conflitto – spiega Luca Sardo il responsabile torinese del movimento ambientalista – Con questo sciopero vogliamo sottolinaere le cause comuni tra la guerra in Ucraina e la crisi climatica”.
“L’Europa – continua Sardo – ogni giorno finanzia con 800 milioni di euro il governo russo, Putin, per attaccare l’Ucraina e non riesce a slegarsi da questa dipendenza dai combustibili fossili. È questo che noi chiediamo oggi: di slegarsi dai combustibili che finanziano le guerre e devastano il nostro pianeta”.
Tra i manifestanti oltre agli studenti anche il sindacato degli insegnanti della Cgil e alcuni consiglieri comunali della maggioranza e l’ex sindaca Chiara Appendino, con il secondogenito nel passeggino. “Sostenevo questi ragazzi da sindaca e oggi sono qui da privata cittadina – spiega Appendino – sono contenta di vedere finalmente una piazza di ragazze e ragazzi che reclamano attenzione per l’ambiente”.
Il sindacato degli insegnanti di Cgil ha dichiarato sciopero: “La crisi climatica ha la caratteristica di esacerbare le guerre, come la Siria nel 2011, dove la siccità è stata una delle prime cause della rivoluzione. La crisi climatica non farà che peggiorare questi elementi in futuro”.