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sabato, 27 Luglio 2024

Fondazione libro, garantiti i posti di lavoro

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Uno spiraglio di luce per i lavoratori della Fondazione per il libro dopo il fallimento dell’Ente. Questa mattina il sindacalista Luca Sanna (Filcams Cgil) è stato ascoltato in una seduta congiunta della commissione cultura in Regione Piemonte, presieduta da Daniele Valle, e la commissione Lavoro e cultura del comune, durante le quali anche Valle ha rassicurato sul futuro dei dipendenti.
«La Fondazione è in liquidazione – ha spiegato il presidente Valle – quindi comprendo le incertezze sollevate dai lavoratori. Ma oggi abbiamo avuto la conferma dall’Assessora regionale Antonella Parigi che tutti i lavoratori saranno garantiti».
Dopo il dichiarato fallimento della Fondazione e la sua messa in liquidazione dodici lavoratori sono rimasti in distacco presso altri enti: nove al Circolo dei Lettori, uno in Comune di Torino e due alla Fondazione Cultura, questo fino a fine di giugno.
«Le preoccupazioni dei lavoratori e la richiesta di certezze per il futuro sono legittime – prosegue Valle – ci troviamo di fronte alla creazione di una struttura organizzativa del Salone del Libro, non tanto per volontà politica ma soprattutto per gli obblighi di legge stringenti rispetto alla condizione finanziaria in cui versava la Fondazione. La Regione e il Comune stanno responsabilmente delineando il profilo che avrà la newco, a seguito del quale saranno fatte le valutazioni sul personale da assorbire in base alle competenze necessarie».
Insomma, per i lavoratori si prospetta o una prosecuzione all’interno del Salone del Libro o una ricollocazione in base alle loro competenze. «L’appello e le preoccupazioni dei lavoratori – conclude Valle –, ribadite anche oggi dal sindacalista, vanno comprese e invito la Giunta Comunale e quella regionale a concludere quanto prima con la definizione della nuova società, in modo da ridurre lo spazio dell’incertezze in cui sono lasciati attualmente i lavoratori».
«Il percorso intrapreso è complicato e serve ancora tempo per approfondire una serie di aspetti relativi a ciò che nascerà – evidenza l’assessora Parigi – la messa in liquidazione della Fondazione del Libro è stato un atto dovuto, ora è importante pensare ad un modello gestionale che non ripeta gli errori del passato e che porti in questo futuro gli artefici del successo del Salone, l’Associazione degli editori. Ai lavoratori è sempre stato detto che i posti di lavoro saranno tutelati e lo ribadisco, in base all’impostazione che sarà data al nuovo soggetto si capirà quali saranno le competenze necessarie e il perimetro entro cui muoversi».
L’assessora della Città di Torino Leon ha sottolineato che «l’obiettivo è definire la nuova organizzazione entro le date della nuova edizione della kermesse, e quindi anche i criteri per riassorbire il personale e trovare soluzioni alternative se tutte le professionalità non saranno ricollocabili all’interno della newco».

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