Quando si parla di vita sana, un doveroso cenno va dedicato all’idratazione. Fare attenzione a questo aspetto è importante tanto quanto focalizzarsi sull’alimentazione equilibrata.
Mantenere una buona idratazione giornaliera è essenziale per la salute generale, soprattutto quella dei reni e delle vie urinarie. Bere a sufficienza, infatti, aiuta a diluire le urine, riducendo così il rischio di contrarre infezioni urinarie che, sebbene siano curabili (al riguardo gli esperti di Dimann spiegano nel loro sito quanto sia efficace il mannosio per trattare la cistite, una delle più diffuse), provocano disagi non indifferenti; inoltre una buona idratazione aiuta a prevenire la formazione di calcoli renali e l’aumento delle concentrazioni di sostanze irritanti nelle urine.
A questo punto, però, è naturale chiedersi quali siano i riferimenti quantitativi per quanto riguarda l’acqua da bere per una buona idratazione.
Scopriamo la risposta nelle prossime righe!
Apporto idrico quotidiano: ecco cosa sapere
Quando si parla di quantità d’acqua da bere ogni giorno, ci si sente spesso raccomandare, nel caso degli adulti, un range compreso tra gli 8 e i 10 bicchieri al giorno.
Si tratta indubbiamente di un riferimento interessante ma, ormai lo si sa bene, è una stima generale.
Esistono, infatti, dei criteri specifici da considerare, che vanno dal sesso, all’età, fino al livello di attività fisica.
Dai sei mesi in su – prima di quest’età, è importante evitare di somministrare l’acqua al bambino, in quanto il rischio è quello di alterare il suo senso di sazietà – si parla di circa 1 litro al giorno.
Le quantità d’acqua medie raccomandate ogni giorno crescono nel tempo, fino ad arrivare ai riferimenti per l’età adulta.
Nel caso della donna, si parla di 1,6 – 1,8 litri al giorno – attenzione, queste quantità sono valide per le donne non in gravidanza – mentre per l’uomo, invece, di 2 – 2,5 litri.
Essenziale è ricordare che l’acqua arriva non solo dai bicchieri che si riempiono durante il giorno, ma anche da diversi cibi.
Tra i più ricchi d’acqua troviamo i cetrioli. Numeri alla mano, in 100 grammi di cetriolo a crudo troviamo circa 96,5 grammi d’acqua.
Attorno ai 95, invece, sono i grammi d’acqua che si possono trovare in un singolo etto di lattuga. Lo stesso apporto idrico all’etto è garantito dall’anguria e dai ravanelli.
I rischi della disidratazione
Idratarsi in maniera adeguata, come già accennato, permette di contrastare e prevenire una problematica fastidiosa come la cistite.
I rischi della disidratazione non sono assolutamente da sottovalutare. Essenziale, per esempio, è ricordare il rischio di avere a che fare con crampi muscolari, mal di testa, difficoltà di concentrazione.
Nel caso degli anziani, il rischio di disidratazione è più concreto rispetto ai giovani. Con l’avanzare dell’età, infatti, è normale sentire meno la sete.
Questo è il motivo per cui è il caso di dare spazio, durante la giornata, a dei promemoria.
I rischi dell’iponatremia
Fare attenzione a bere, ogni giorno, una quantità d’acqua sufficiente è, come abbiamo visto, importantissimo.
Altrettanto rilevante è non esagerare. L’eccesso nell’apporto idrico è clinicamente noto come iponatremia.
Questa condizione può provocare diverse criticità, tra le quali è possibile includere l’insorgenza di squilibri dal punto di vista dei livelli di sodio nel sangue.
In casi estremi, si può avere a che fare anche con quadri di congestione polmonare.
L’equilibrio nell’idratazione, come abbiamo appena visto, è cruciale per la salute.
Essenziale è scegliere bene le fonti. Se possibile, è il caso di basarsi su acqua e alimenti di origine vegetale come quelli sopra elencati. L’assunzione di bevande industriali e zuccherate in eccesso non è una scelta salutare.
Lo stesso si può dire per l’alcol, che provoca anzi disidratazione. Alzare troppo il gomito inibisce infatti, con il tempo, la sintesi dell’ormone natriuretico, con conseguente riduzione della quantità di acqua libera nell’organismo.