Nessun contraddittorio. Un atteggiamento irritante ed irriverente da parte dei protagonisti. Roberto Della Rocca, presidente dell’associazione italiana vittime del terrorismo, commenta duramente la trasmissione Atlantide e le cui puntate del 12 e 14 marzo andate in onda su La7, erano dedicate al rapimento di Aldo Moro.
Il presidente dell’organizzazione che raccoglie i familiari e le persone colpite dagli attentati durante gli anni di piombo spiega: «vedere e ascoltare pluriomicidi che, sovente con il sorriso sulle labbra, narrano le loro nefando imprese e si vantano dei loro crimini s’e in assenza di un puntuale e diretto contraddittorio, ci ha fatto male e ci ha indignato».
«È stata una trasmissione in cui brigatisti è stato concesso di giustificare e di fare apologia delle loro azioni criminali», aggiunge Della Rocca.
Secondo il presidente molto iscritti all’associazione non se la sono sentita di guardare quando veniva trasmesso anche perché, continua Della Rocca «i pluriomicidi seriali raccontavano le loro prodezze quasi fossero barzellette».
«Per noi vittime di quegli attentati, vili non meno che feroci, è stato uno spettacolo indegno».
Della Rocca conclude: «A noi superstiti incombe il dovere di serbare intatta la memoria della verità storica, da trasmettere alle nuove generazioni a monito e a salvaguardia del pericolo del reiterarlo della tragedia di allora».