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sabato, 27 Luglio 2024

È uscito il secondo libro di Gianluca Vialli

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Ha lasciato tutti di stucco Gianluca Vialli, l’ex calciatore che ha appena presentato il suo secondo libro. “Goals. 98 storie + 1 per affrontare sfide più difficili” si chiama il lavoro lanciato da Vialli e a stupire i presenti ed il mondo intero che ama questo ex giocatore è la novantanovesima storia del libro, ovvero la sua, dove l’ex attaccante parla della sua malattia.
La battaglia contro il cancro
Nessuno era a conoscenza della battaglia che stava affrontando Gianluca Vialli, ovvero quella contro un cancro e l’ex giocatore, dopo aver vissuto questa terribile esperienza ha deciso di scrivere questo libro per aiutare gli altri, per raccontarsi, ma anche per spronare chi, come lui deve affrontare un percorso difficile.
Dopo otto mesi di chemioterapia e sei settimane di radioterapia, provato fisicamente e mentalmente, ora Gianluca dice di star bene, anche se afferma di non essere certo di come finirà la partita.
Si tratta quindi di un libro emozionante, stimolante, che mira ad invogliare le persone ad avere pensieri positivi anche nei momenti più cruciali, invita a non mollare ed a reagire, ad affrontare nella maniera giusta ciò che accade in un determinato periodo della vita.
Altri sportivi che ce l’hanno fatta
Nel corso degli anni abbiamo sentito spesso parlare di malattie che hanno colpito non solo giocatori di calcio, ma anche atleti appartenenti ad altre categorie e, fortunatamente tanti di loro ce l’hanno fatta.
Pensiamo per esempio alla nuotatrice olandese pluri medagliata Inge Dekker, che all’età di 30 anni ha scoperto di avere un cancro, oppure prendiamo il caso di Magic Johnson che, nonostante avesse scoperto di essere positivo all’HIV non si è fermato.
Dona speranza e coraggio anche la storia del campione del mondo di spada Paolo Pizzo che è riuscito ad avere una brillante carriera nonostante all’età di 13 anni aveva dovuto affrontare un tumore. Ovviamente non tutti gli atleti hanno continuato la carriera sportiva, ma ciò che è importante è che ce l’abbiano fatta.
Tornando al mondo del calcio, troviamo anche qui numerosi atleti che oggi possono dire di avercela fatta…
Uno dei casi più recenti è quello del difensore della Roma Leandro Castan che per causa di un carcinoma è stato costretto a fermarsi, mentre il tumore ai testicoli di Francesco Acerbi ha rischiato di danneggiare per sempre la carriera del giocatore ex Milan, per il quale ora fortunatamente è acqua passata, mentre Doni, il grande portiere della Roma che poi è passato al Liverpool ha dovuto ritirarsi dal mondo dello sport anticipatamente, in quanto gli è stata scoperta un’aritmia cardiaca. Stessa storia di Doni anche per Johnatan Biabiany, esterno del Parma che ha interrotto la sua carriera per colpa di un’aritmia che l’ha costretto al riposo assoluto.
Anche l’ex giocatore dell’Atalanta Claudio Rivalta ha dovuto affrontare una brutta malattia, un tumore maligno che ha segnato la vita e la carriera del giocatore, invece Gattuso ha combattuto contro un disturbo che riguardava il nervo dell’occhio, mentre non è possibile dimenticare la storia di Ronaldo che, per colpa dell’ipotiroidismo ingrassava a dismisura e quindi è stato costretto a dare l’addio al calcio in anticipo, infine durante la sua permanenza al Milan, Antonio Cassano ha affrontato un ictus ischemico, ma il Fantantonio non ha mollato ed in seguito è tornato in campo.
Particolare e allo stesso tempo emozionante è la storia di Eric Abidal, che nel 2011 scopre di avere un cancro al fegato e che nonostante si sia trattato di una malattia difficile da combattere e da accettare con tutte le conseguenze che comporta, dopo aver ricevuto un pezzo di fegato da suo cugino e dopo un recupero in tempi record, Abidal torna in campo, con il Barcellona.
Sono tanti i giocatori di calcio che hanno dovuto fermarsi per colpa di malattie varie, ma che fortunatamente ce l’hanno fatta. Edgar Davids, ex giocatore della Juventus è diventato famoso per i suoi occhiali protettivi, accessorio che doveva portare dopo aver affrontato un glaucoma ad un occhio, mentre Sammer, giocatore che ha vinto anche il pallone d’oro nel 1996 ha rischiato la morte per colpa del batterio Staphylococcus aureus, ma che oggi fortunatamente sta bene.
Tornando a Gianluca Vialli, grazie alla sua testimonianza si spera di riuscire a dare un barlume di speranza a chi nella vita si trova a scontrarsi con malattie pesanti, che spesso debilitano non solo il fisico, ma anche la mente e, proprio come ha dichiarato Vialli, dato che siamo frutto dei nostri pensieri, in questi momenti è ancor più importante riuscire ad affrontare il percorso che si ha davanti nella maniera giusta.
Oltre a questa sua esperienza, nel suo libro Vialli racconta anche le storie di altri giocatori e sono presenti alcuni mantra, frasi emozionali ed altri contenuti interessanti che rendono questo libro un testo perfetto, da tenere sul comodino.

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