di Bernardo Basilici Menini
“Un uomo delle istituzioni”, “uno dei migliori Presidenti della storia d’Italia”, un uomo che amava la Costituzione della Repubblica, che chiamava la “bibbia civile”. Si è spento oggi Carlo Azeglio Ciampi, decimo Presidente della Repubblica Italiana, a 95 anni, nella clinica Pio XI dove era ricoverato a seguito di un intervento chirurgico.
Livornese, era nato nel 1920, negli anni dell’ascesa del fascismo. Una lunga vita fatta di grandi incarichi e grandi responsabilità, vissuta all’insegna di un lungo percorso fortemente politico e solo remotamente partitico.
Durente la resistenza, ancora ragazzo, si avvicinò al Partito D’Azione e rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, motivo per cui fu condannato al confino, fuggendo poi in centro italia. Negli anni ’60 inizia la lunga carriera nella Banca d’Italia, di cui diventerà Governtatore nel 1979, fino al 1993, quando sarà chiamato alla carica di Presidente del Consiglio, negli anni di Tangentopoli e della fine della Repubblica che aveva governato l’Italia fino a quel momento. Ciampi era il primo presidente non parlamentare nella storia dell’Italia repubblicana e proprio per questo fu incaricato di guidarla nel momento di maggiore fragilità.
Nel 1999 la chiamata alla Presidenza della Repubblica, dove fu eletto con un’ampia maggioranza e al primo scrutinio. Nei suoi anni da Presidente ci furono i mandati di governo ad Amato, D’Alema, Berlusoni e l’entrata nell’Euro.
Forti le parole di cordoglio del mondo politico. «Tutto il Paese piange in queste ore la perdita di una grande figura di straordinaria integrità morale. –dice la Presidente della Camera Laura Boldrini- Carlo Azeglio Ciampi è stato uomo delle istituzioni, alle quali ha dato prestigio in ognuno dei numerosi incarichi pubblici ricoperti». «Un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia» è il saluto del premier Matteo Renzi. Il Presidente del Senato Pietro Grasso lo ricorda come un uomo la cui «esistenza è stata percorsa da un profondo amore per il nostro Paese, un amore espresso nel servizio alle istituzioni repubblicane».
Proprio Grasso, sul suo profilo Facebook, ricorda uno degli ultimi interventidi Ciampi: «A voi giovani ripeto l’invito che rivolgeva a tutti gli uomini il vostro grande poeta Ovidio: guardate in alto, rivolgete sempre gli occhi alle stelle; abbiate ideali, credete in essi e operate per la loro realizzazione».